Tour de France, Aru ci crede: “Alpi? Nessun piano, dovremo inventare”

Fabio Aru (getty images) SN.eu

 

E’ un Fabio Aru sempre più carico per il Tour de France. Il campione italiano ci crede e ha voglia di lottare fino alla fine. Intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’, ha parlato di la Croix de Fer, il Telegraphe e il Galibier, del Col de Vars e dell’Izoard. Veri e propri giganti: “Quando ho visto che nel percorso del Tour c’erano queste salite… ho sorriso”.

SUCCESSO – “Rischiare il podio per vincere? In questo momento siamo tutti talmente troppo vicini. I primi quattro in meno di 30”. Nessuno può essere sicuro di niente. Rispetto agli altri grandi giri che ho fatto, il livello è tanto alto ma soprattutto mai mi erano capitati distacchi tanto esigui a questo punto. È una situazione nuova”.

ALPI – “A questo punto non puoi pianificare, devi inventare. Siamo noi che ci accorgiamo in quei momenti se ne abbiamo o no, e ci muoviamo di conseguenza”.

FROOME – “Non ci ho pensato, e non lo so. Si dice che alla fine le differenze a crono siano più ridotte ma non sempre è così. I 14 chilometri di Dusseldorf sono un punto di riferimento relativo. Alla cronometro comincerò a pensare soltanto dopo le Alpi”.

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