Federica Pellegrini si prepara all’avventura iridata a Budapest e, intervistata da ‘Libero’, ha fatto il punto sullo stato attuale della sua carriera, che la porta oggi ovviamente a confrontarsi con le nuove generazioni: “Le motivazioni ti spingono a portare il limite sempre più in là. E’ una sfida con te stessa per la quale ogni giorno cerchi di sfruttare sia le tue risorse fisiche che quelle nervose. Il premio finale, più ancora della vittoria è diventare la persona che sei. E’ necessario eliminare il superfluo, dicendo tanti no. Io nuoto per amore e posso essere orgogliosa di quanto sto facendo dal momento che sono l’unica atleta degli anni ’80 a giocarmela con le nuove generazioni”.
Il futuro del nuoto e in generale dello sport che non sia il calcio non passa abbastanza attraverso il sistema scolastico: “Manca in Italia la formazione scolastica, è evidente, anche se non siamo così malaccio”.
Guardando al passato, la campionessa italiana non mostra rimpianti: “Rifarei esattamente tutto, senza rimpianti. Con il tempo guardo con tenerezza alle mie lacrime di delusione dopo il secondo posto ai Mondiali del 2005. Era un argento vinto, non un oro perso”.