Continuano le polemiche dopo la decisione della FIA di non sanzionare ulteriormente Vettel, dopo lo scontro (duplice) con Hamilton a Baku. In pista era già stato penalizzato ma c’era chi avrebbe voluto qualcosa in più. Lo stesso Hamilton voleva ‘vendetta’, come dimostra il mi piace assegnato a un post polemico di un suo fan su Instagram.
Nella conferenza stampa di oggi Vettel è tornato sull’argomento: “Non credo di dovermi ancora ripetere. Come detto quando ho rivisto le immagini in TV ho cambiato il mio punto di vista su quanto successo. So di avere commesso un errore e di avere passato il limite, proprio per questo il lunedì successivo ho voluto chiamare Lewis al telefono per scusarmi. Non voglio “pompare” troppo l’argomento, per me la faccenda è chiusa, e credo di avere detto tutto. Ho preso una decisione sbagliata, ho subito la penalità dello stop&go e ho perso una vittoria che, visti i problemi di Lewis, poteva essere alla mia portata. Quando sono tornato in corsa ho dato tutto per recuperare e ho centrato un buon quarto posto”.
HAMILTON – “Per me è importante quello che è successo dopo, il chiarimento con Lewis, l’aver capito che non era sua intenzione fare il cosiddetto brake testing e, da parte mia, non posso che ribadire che ho sbagliato, che non succederà mai più niente di simile”.
Formula 1, Hamilton in conferenza risponde a Vettel
Ci si attendeva una conferenza stampa infuocata e invece i due protagonisti del Mondiale hanno deciso di gettare acqua sul fuoco. Ecco la risposta a Vettel di Hamilton: “Per quanto mi riguarda, la questione è chiusa. Da parte mia ho espresso tutto ciò che pensavo, non me lo rimangio e mi sono sentito con Sebastian, telefonicamente, il lunedì successivo alla gara. Mi ha chiesto scusa e le accetto, in più mi premeva fargli capire che non gli ho fatto il brake-testing, non ho commesso alcun tipo di scorrettezza nei suoi confronti. Continuo ad avere il medesimo rispetto nei suoi confronti, e quanto accaduto non cambierà nulla del mio modo di affrontarlo in pista. E’ importante capire i propri errori, anche perché siamo dei modelli per chi ci guarda e dobbiamo vivere nella maniera migliore possibile tale posizione”.