Si ritorna sul parquet dopo aver decretato i campioni delle rispettive Conference. Ancora una volta le Finals si disputano tra Golden State Warriors e Cleveland Cavaliers. La gara d’apertura si svolge alla Oracle Arena di Oakland, dove Durant e Curry hanno deciso di dare spettacolo.
Qualche disattenzione di troppo per i campioni in carica, che perdono spesso palla, con alle spalle una difesa non perfetta e meno aggressiva del solito. Le due stelle di Golden State fanno a pezzi James e i suoi Cavs.
La tensione è alta e si fa sentire inizialmente per entrambe le squadre. Una volta rotto il ghiaccio però, con i primi punti messi a segno, la situazione si tranquillizza e lo spettacolo inizia. Cleveland si aggrappa al solito a Lebron, mentre Golden State propone una manovra più corale, anche se sono Durant e Curry i veri trascinatori.
Entrambi infatti hanno messo a segno 10 punti a testa nei primi 12′, chiudendo il primo quarto in vantaggio di cinque. Il secondo quarto è chiave, dal momento che James va in panchina e i Cavaliers impattano contro il muro dei padroni di casa. Lo svantaggio potrebbe essere più ampio, ma i Warriors falliscono alcune chance molto ghiotte, con un 60-52 finale. E’ di fatto il terzo periodo che decide il match, concludendosi sul 93-72. E’ qui che avviene l’ultimo tentativo dei Cavs di rimonta, inutile, per poi dar vita a un ultimo quarto di contenimento, nel quale Golden State aumenta di un solo punto la propria distanza, portandola a 21 punti: 113-91.