La HEAD è uno sponsor che da anni ormai collabora con Maria Sharapova, la bella tennista russa che da mesi è al centro di molte voci e polemiche. Terminata la squalifica, svariate sue colleghe si sono schierate contro di lei, ribadendo come le wild card concesse sarebbero un errore.
Proprio la HEAD, dopo la mancata concessione della wild card dagli organizzatori del Roland Garros, ha espresso tutto il proprio rammarico attraverso il suo direttore, Joahn Eliasch: “Sostengo la decisione dello Slam, dal momento che non ritengo giusto concedere wild card ai dopati. Mi delude però il fatto che la WADA non si sia comportata come avrebbe dovuto. Le è stato permesso di cambiare regole senza fare un test clinico. In questo pecca di credibilità”.
Roland Garros, niente wild card per la Sharapova
Il boss di HEAD, Eliasch, si schiera al fianco della Sharapova, mettendo in dubbio la validità della sua squalifica. Per molti infatti la russa non sarebbe da considerare una dopata ma, come ribadito da un portavoce della WADA, l’aggiornamento delle regole non è stata una mossa improvvisa e priva di basi scientifiche: “Gli esperti Wada hanno avuto una seria consultazione nel 2015, e hanno stabilito che il Meldonium migliorava le performance degli atleti”.