Francesco Totti sembra davvero giunto alla fine del proprio percorso calcistico. La sua carriera proseguirà negli uffici della Roma o almeno così pare. Tutti parlano del suo addio, tranne il diretto interessato, che intanto riceve apprezzamenti da tutto il mondo dello sport.
Quelli che però fanno maggiormente parlare sono inevitabilmente i complimenti giunti dalla sponda laziale di Roma. In occasione di Lazio-Inter ad esempio è stato esposto uno striscione in onore dell’eterno rivale, con gli ‘irriducibili’ biancocelesti che hanno anche scritto una lettera, a tratti ironica, al capitano giallorosso.
Roma, l’addio di Totti attenua ‘l’odio’ da derby
Ecco cosa recita la lunga lettera dei tifosi della Lazio: “Era il 6 marzo del 1994 quando ci siamo incontrati per la prima volta. […] Da allora, mentre inanellavi record su record; mentre gli stadi di tutto il mondo ti battevano le mani; mentre pensavi a che maglietta dedicarci, e tra un Sanremo e uno spot pubblicitario, la Lazio vinceva uno Scudetto, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea, quattro Coppe Italia (in una eri anche presente. Nel giorno più bello da Laziale c’eri tu e ti ho battuto le mani volentieri) e tre Supercoppe italiane. Quanto avrebbe potuto vincere il Real Madrid con te in campo nessuno potrà mai saperlo. Sei l’unico campione che non sono riusciti ad acquistare. Senza di te si sono dovuti accontentare di due Coppe Intercontinentali, due Coppe del Mondo per Club, cinque Coppe dei Campioni, tre Supercoppe Europee, sette Scudetti, tre coppe nazionali e sei Supercoppe di spagna. Poco, per un giocatore del tuo talento. […] Noi non avremmo mai permesso che un giocatore come te venisse trattato così. Non avremmo mai osservato in silenzio quello che ti stanno facendo e che ti hanno fatto. Oggi nessuno ti difende e noi, ovviamente, non possiamo farlo. […] Come si conviene ad un avversario che, dopo tanti anni, lascia il campo, da parte dei suoi “nemici” migliori”.