A partire dal primo maggio il mondo del tennis dorvà fare i conti con un sistema differente per i controlli anti-doping. Saranno infatti previsti controlli maggiori nel circuito ATP e WTA. Un nuovo programma che sarà caratterizzato soprattutto da un maggior investimento per rendere questa lotta sempre più efficiente, passando ovviamente attraverso l’aumento numerico dei controlli.
Nello specifico si svolgeranno ben 8000 controlli nell’arco di questa stagione, a fronte dei 4899 del 2016. Un cambio di rotta palese, che andrà a comprendere analisi del sangue e delle urine effettuati a torneo in corso o in pausa.
Grazie a tutto questo si potrà inoltre aumentare il numero di atleti inseriti nel database, con i rispettivi campioni che verranno custoditi per rendere possibile un controllo ulteriore, adottando eventuali nuovi metodi. Il polverone sollevato dal caso Sharapova di certo ha dato un incipit concreto alla lotta. Stavolta si scenderà in campo per davvero, attuando operazioni concrete, senza lasciare il tutto all’ambito mediatico.