ESCLUSIVA SN – In esclusiva ai nostri microfoni l’oro olimpico dei 1500 metri, Gregorio Paltrinieri, ci racconta la sua Olimpiade e i suoi obiettivi futuri.
Paltrinieri, 22 anni e già tante medaglie, tra le quali un oro olimpico a Rio. Che emozione è stata?
“Ogni medaglia che ho vinto ha il suo carico di emozioni, ad ognuna è legato un ricordo splendido, ma l’ultima, quella di Rio, ha un sapore diverso. Alle Olimpiadi di Londra sono arrivato quinto, in quella occasione mi ero ripromesso che la prossima Olimpiade sarebbe stata la mia; sono stati quattro anni di lavoro intenso e sacrifici che alla fine però hanno portato il giusto risultato. A fine gara ho stentato a credere di essere io quello che doveva salire sul gradino più alto del podio“.
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
“Come ho detto subito dopo le Olimpiadi ora il mio obiettivo è il record del mondo, ma anche quello di riuscire a riconfermarmi alla prossima Olimpiade. Non c’è nulla di più difficile che presentarsi come detentore di un titolo; sai perfettamente che gli avversari si alleneranno e si prepareranno per riuscire a fare del loro meglio. Pure io dovrò alzare l’asticella e superare me stesso“.
Capitolo record del mondo. Hai già deciso quanto tenterai di migliorarlo?
“Come ho già detto il record è il mio prossimo obiettivo e tenterò di raggiungerlo in tutte le maniere“.
Tu e Detti siete ormai come due fratelli. Raccontaci il vostro rapporto.
“Sono ormai tanti anni che viviamo e ci alleniamo assieme, per me è stata un grandissima gioia averlo al mio fianco sul podio; le due medaglie che ha vinto a Rio se le merita veramente“.
Quanto è stata importante la presenza di Morini nella tua crescita professionale?
“Morini è il mio allenatore da quando ho 17 anni, mi sono trasferito ad Ostia per lavorare con lui. Fa parte della mia quotidianità da più di 5 anni: abbiamo già preparato due Olimpiadi e centrato gli obiettivi. Il programma, ora è quello di proseguire assieme e toglierci ancora qualche soddisfazione“.
Senti ancora la sfida con Sun Yan o dopo Rio è un capitolo chiuso?
“La rivalità dentro la vasca c’è e rimarrà; questo è un discorso che vale per tutti, non è riferito solo a Sun Yan, chiunque si trova nelle corsie accanto alla mia è un avversario da battere. Poi fuori dall’acqua il rispetto è massimo per tutti quanti“.
Prima delle Olimpiadi hai trascorso un periodo in Australia. Ripeteresti questa esperienza?
“L’Australia mi ha sorpreso! Sapevo sarebbe stata una bella esperienza ma non mi aspettavo fosse così impattante. Sono riuscito a conciliare il nuoto e il turismo; non mi dispiacerebbe ripetere questa esperienza anche prolungando il soggiorno rispetto all’ultima volta“.
Sei un grande appassionato di NBA. Qual è il tuo pronostico per questa stagione?
“Amo l’NBA, sono un grande fan dei New York Knicks, ma penso che le favorite siano sempre le solite: Golden State Warriors, Cleveland Cavs, San Antonio Spurs, Los Angeles Clippers e Oklahoma City Thunder A Natale andrò a New York e ho gia prenotato i biglietti per la partita del 25!“.