NOTIZIE VOLLEY – Ieri la Casalmaggiore Pomì ha sfiorato un sogno, quello di diventare campione del mondo per club, prima di inchinarsi per 3-2 all’Eczacibasi. Un’impresa sfiorata, che brucia, soprattutto il giorno dopo. Eppure il presidente Massimo Boselli Botturi guarda avanti con fiducia: “Siamo arrivati al K2 e così ci siamo tenuti la voglia di conquistare l’Everest. l giorno dopo fa ancora più male, ma la nostra storia insegna che a Casalmaggiore sappiamo sempre trovare stimoli nuovi. Li abbiamo trovati nella vittoria, sarebbe da sciocchi non farlo nella sconfitta. Giocavamo contro i marziani e ora dopo ora ci rendiamo conto di quanto siamo stati vicini a un traguardo inimmaginabile. Istanbul concentra da anni risorse e costruisce squadroni, portando in Turchia il meglio del volley planetario. Noi, la piccola Casalmaggiore, in un contesto anche economico del tutto diverso, abbiamo battuto il VakifBank in Champions e ci siamo comunque lasciati dietro al Mondiale tre top club come lo stesso VakifBank, Zurigo e Rexona”.
Il segreto del modello Casalmaggiore: “Il nostro coach, prima dell’esordio in campionato col Club Italia, lo ha detto chiaramente: ha scelto noi perché gli abbiamo messo a disposizione un gruppo di atlete nel quale credeva, di alto livello. Significa che sappiamo costruire squadre forti, e Caprara di qualità se ne intende. L’Italia è una nazione a misura di uomo e di atleta, dove si vive bene anche il contesto. Casalmaggiore ne è il paradigma perfetto: una piccola cittadina, dove si può essere ambiziosi senza isteria e anche con ingaggi diversi. Sì, abbiamo creato una eccellenza, pur restando famiglia. Mollare? Tutt’altro, è proprio perché ho perso che voglio, anzi vogliamo, riprovarci. Siamo una squadra che sa dare il massimo a livello di agonismo e concentrazione quando il gioco si fa duro. E siamo solo all’inizio di una nuova stagione”. a riportare queste parole è gazzetta.it