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BASKET

Eurolega: stasera si parte, tutto sulla nuova stagione

Il CSKA Mosca festeggia la vittoria dell’Euroleaga 2016 (getty images)

NOTIZIE EUROLEGA – E’ stata un’estate lunghissima per il basket europeo, vissuta soprattutto sulla lunghissima, quanto dannosa, querelle tra FIBA ed Eurolega, ma adesso tutto è alle spalle e questa sera, finalmente, la nuova stagione della più bella competizione di basket europeo è pronta ad iniziare e lo farà con una nuova e spettacolare formula. Saranno 16 le regine pronte a sfidarsi per alzare il trofeo più prestigioso e lo faranno sfidandosi tutte in un girone all’italiana con andata e ritorno. Le migliori andranno ai playoffs, che decreteranno le 4 protagoniste della Final Four, che rimane come evento cestistico dell’anno in Europa. A difendere i colori dell’Italia c’è l’EA7 Milano, costruita per arrivare almeno ai playoffs e se tutto dovesse andare bene, magari anche alle Final Four, ma vediamo tutto nel dettaglio:

Le favorite: Impossibile non ripartire da CSKA Mosca e Fenerbahce. Le due superpotenze del basket europeo 12 mesi fa si sono giocate la vittoria del trofeo in finale (vittoria dei russi) e quest’anno hanno cambiato poco, in meglio. Il CSKA ha aggiunto talento dalla NBA, con Augustine e Ayres mentre il Fener, “obbligato a vincere visto che la FF si giocherà proprio a Istanbul, ha aggiunto Nunnaly (MVP dell’ultima Serie A) ad un roster già quasi perfetto dove il faro è Gigi Datome. Alle loro spalle attenzione a Real Madrid e Barcellona, reduci da cambiamenti importanti, ma con roster di altissimo livello. Perso il “Chacho” Rodriguez, volato in NBA il Real si è rifatto con Draper e Randolph e Hunter, rinforzo importante sotto canestro. Il Barca, invece, ha cambiato allenatore dopo 8 anni. Addio a Pascual, spazio a Bartzokas. Dal mercato sono arrivati Rice e Koponen per rinforzare gli esterni, in ala Claver, nuovo volto di copertina dei blaugrana. Sotto canestro Tomic è una certezza.

Le squadre da Playoffs: L’epoca d’oro del basket greco sembra finita, ma Olympiakos e Panathinaikos, dopo una stagione difficile, hanno fatto un mercato importante e vogliono stupire. L’Oly si affida sempre a Spanoulis, ma ha confermato ben 12 giocatori e riparte nel segno della continuità (Erick Green l’acquisto di livello), mentre il Pana, salutato Diamantidis, riparte da Bourousis. Singleton, Nichols e Rivers, per un mercato davvero ricchissimo. Inutile dire, per entrambe, che batterle a casa loro è sempre difficilissimo. Attenzione anche al Maccabi, dopo una stagione deludente la squadra di Tel Aviv riparte da un mercato sontuoso che ha portato Goudelock Weems, oltre che Zirbes e Iverson per rafforzare la frontline. Attenzione, poi, alle “altre” turche. L’Efes ospiterà la FF e per l’occasione ha allestito una squadra con i colpi Thomas e Omic. Huertel e Dunston restano gli uomini chiave, ma l’addio di Saric peserà. Dovrà esser bravo Perasovic, reduce da una grande stagione al Baskonia, ad amalgamare tutto il talento a sua disposizione. Il Darussafaka Istanbul, unica squadra qualificata grazie a una wild card, si presenta ai nastri di partenza con David Blatt in panchina e un roster milionario, con Wanamaker, Bertans e Anderson come colpi dell’estate. Sotto canestro non invidiano nulla a nessuno. Attenzione, poi al Galatasaray, reduce dalla vittoria dell’Eurocup, la squadra di coach Ataman si è mossa benissimo sul mercato con Diebler, Daye, Pleiss e Tyus e punta a stupire. L’incognita, ad oggi, è la chimica di squadra. Chiudiamo questo blocco con Milano. Dominatrice assoluta in Italia, l’EA7 ha costruito una squadra in grado di giocarsela con tutte in Europa. Profondissima in ogni ruolo, ad eccezione forse del pivot dove c’è poco alle spalle di Radulijca, Milano dovrà dimostrare una crescita mentale importante e soprattutto ritrovare un grande Alessandro Gentile. Simon, Dragic e McLean faranno il resto.

Outsiders e sorprese: Persi James, Bourousis, Causeur, Bertans e Adams, il Baskonia riparte da Andrea Bargnani e anche da un nuovo allenatore. Difficile, se non impossibile, tornare alle FF raggiunte l’anno scorso, ma il Laboral potrà togliersi qualche soddisfazione e sognare i Playoffs è lecito. Stesso discorso anche per Bamber, che riparte da una squadra priva di Wanamaker, ma con un Causeur in più (senza contare il colpo Veeremenko). Melli dovrà ripetersi ad alti livelli, il roster è lungo, mancano (forse) le stelle. L’Unics Kazan ha confermato il gruppo dell’anno scorso, si affiderà al talento cristallino di Langford e alla crescita di Colom, ma sembra leggero sotto canestro, difficile vederli superare il girone. Discorso simile per lo Zalgiris Kaunas, che si affida ai suoi veterani Jankunas, Javtokas e Seibutis e a qualche giocatore di qualità come Westermann, ma non sembra avere il talento necessario per passare la prima fase. Certo passare a casa loro non sarà facile, ma le corazzate di questa Eurolega hanno ben altro spessore. Chiudiamo la Stella Rossa Belgrado che, come sempre, punta quasi tutto su un gruppo giovane e di belle speranze. I nomi più importanti sono quelli di Jenkins, Bjelica e Kuzmic e tutti dovranno fare i conti con il suo caldissimo pubblico, ma i Playoffs, per i serbi, sembrano una chimera.

Edoardo Lavezzari

Redazione Sportiva