NOTIZIE VOLLEY – Intervistato questa mattina da “Il Corriere della Sera” Samuele Papi ha parlato dello stato del volley italiano e sembra avere le idee piuttosto chiare: “Oggi il Mister Volley è Ivan Zaytsev: ha un’immagine dominante. Aggiungo Simone Giannelli: faccia tosta e carattere. Un Max Verstappen meno algido e più simpatico. Vedo nubi nel ruolo di schiacciatore. Si investa sulla Nazionale. E si sfrutti mediaticamente Zaytsev e il beach volley. Giovani, fatevi avanti. Un Papi, non altissimo ma dalla grande elevazione, non basta più: servono martelli da 1.95-1.98″.
Così invece sulle olimpiadi, che hanno fruttato un argento: “Non credevo che i ragazzi arrivassero così lontano. Ma una volta che ce l’avevano fatta, ero convinto che avrebbero vinto: il Brasile non era irresistibile come quello del 2004 e ci temeva. Il video check ci ha tolto due palle chiave? Vero: i tocchi c’erano stati. Chance sprecata ma quella più dolorosa resta quella del 1996, me presente. Avremmo potuto e dovuto chiudere prima del tie break, dove tutto può accadere”.
Infine un commento sulla sua carriera infinita. Papi quest’anno giocherà per il 27esimo anno in Serie A, a 43 anni suonati. Un vero e proprio record: “Lo faccio per passione e divertimento. Faccio fatica, ma mi piace ancora stare in palestra con persone più giovani di me. Mi fa sentire vivo. Non posso più permettermi di giocare titolare, non sono né sprovveduto né egoista. Però mi diverto a prendere per i fondelli più giovani. Dico loro: non ti vergogni a farti murare da uno di 43 anni? Ascolto il mio corpo, lo consulto, gli do retta e nel caso mi fermo. Qualche dolorino di qua e di là, ma dal meccanico non mi spedisce”.