NOTIZIE GINNASTICA – I documenti emersi ieri, a causa di una violazione hacker agli archivi della WADA, ha scosso profondamente il mondo dello sport, americano e non solo e ha messo al centro del mirino Simone Biles, fenomeno della ginnastica mondiale reduce da 4 ori e un bronzo a Rio 2016. Sull’argomento è tornata anche Vanessa Ferrari, volto della ginnastica italiana, che ai microfoni di Italpress ha spiegato: “Non so cosa sia successo, so invece tutta la fatica che ho fatto per essere lì, con un tendine semi distrutto, a quasi 26 anni, in una finale olimpica e sfiorare la medaglia per pochissimo. Se spero nella squalifica della Biles e dunque nel bronzo? Io spero solo che siano fatte le cose giuste. Se non sarà giusto che sia punita, allora terrà correttamente l’oro vinto. L’importante è che vi siano delle indagini approfondite: prima di Rio sono stata sottoposta a 3-4 controlli a sorpresa, e ad un altro appena arrivata in Brasile. E la stessa cosa successe a Londra. Sono super controllata e pulita, anche per curare il tendine ho sempre utilizzato sostanze concesse, e non ho mai richiesto il Tue (esenzione a fini terapeutici, ndr) sin da quando sono piccola. Per questo non me ne intendo, ma se quanto uscito fuori fosse vero, allora saprei ancora di più quanto valgo. Se arrivi a 26 anni con un tendine messo male e gareggi con delle ragazzine, si spera che non ci sia doping”.