Ginnastica, Juri Chechi: “Settore maschile da rifondare”

Juri Chechi, monumento della ginnastica italiana
Juri Chechi, monumento della ginnastica italiana (getty images) SN.eu

NOTIZIE GINNASTICA – Quando si parla di ginnastica è impossibile non pensare a Juri Chechi, vincitore di un oro e un bronzo olimpici tra Atlanta e Rio. Intervistato questa mattina da “La Repubblica” il mito della ginnastica italiana non ha risparmiato pesanti critiche alla scuola azzurra, soprattutto a quella maschile: “Andare male può capitare ma non esiste finire diciannovesimi a squadre nel Mondiale che qualifica alle Olimpiadi. Non è degno della nostra scuola. È triste e non è solo colpa dei ginnasti, ma del modo in cui vengono gestiti. Ormai si è creato un gap che non può essere colmato, nemmeno durante il quadriennio che porta a Tokyo. Non capisco questo clima poco sereno, troppo antagonista, che ho percepito nel nostro ambiente. Al femminile c’è meno da preoccuparsi: due finaliste, una medaglia sfiorata, giovani in arrivo. Bisogna solo rimettere il CT Casella nelle condizioni di dare il massimo”.

Così invece sulle polemiche legate alle giurie: “Esiste un problema giurie, ma fa parte di questo sport. Bisogna lavorare anche su quello. Bisogna essere capaci di fare quel che fanno gli altri, cioè mettere in condizione gli atleti di ottenere il meglio, attraverso la diplomazia che è fondamentale per fare i propri interessi. Non parlo di pagare i giudici. A Rio 2016 l’Italia della ritmica si è dimostrata la seconda più bella e più brava, perché questo lavoro “diplomatico” non è stato fatto?”.

La ginnastica di oggi: “Nella ginnastica di oggi non so se vincerei. Di sicuro avrei dovuto modificare il mio esercizio, quello di Atlanta non bastava. A Rio si è vista un’Olimpiade bellissima, con un livello altissimo. La ginnastica è arrivata al limite, l’ha sorpassato, è andata oltre. Simone Biles? Ha doti uniche, elevazione, potenza. Personalmente preferisco l’eleganza della Khorkina, della Comaneci e sono sicuro che in futuro torneranno a prevalere le capacità artistiche sulle acrobazie”.

Un futuro in federazione: “Da dodici anni sono fuori dalla Federazione. Il Presidente Agabio in passato ha fatto un buon lavoro e ora sta uscendo di scena. Sì, certo, mi piacerebbe dare il mio contributo, con questo mondo sono in debito”.

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