“Mangiare, dormire, nuotare è tutto quello che so fare”. Questa frase pronunciata da un certo Michael Phelps da Baltimora rispecchia al meglio la carriera dello statunitense. Nato il 30 giugno 1985 Phelps è il nuotatore più forte di tutti i tempi anche di Mark Spitz che dopo il risultato del 1972, dove ha vinto ben 7 medaglie alle Olimpiadi di Monaco di Baviera sembrava irraggiungibile.
Sono molte le qualità dello squalo di Baltimora soprattutto quella di riuscire a nuotare alla perfezione tutti gli stili e il record del mondo firmato a soli 19 anni ad Atene nel 2004 nei 400 misti, considerata la gara più logorante, è l’esempio della classe sopraffina di Michael Phelps. In quell’edizione non è riuscito a raggiungere il suo obiettivo, cioè quello di vincere almeno sette medaglie d’oro. La storia, però, viene scritta a Pechino quattro anni più tardi conquistando ben otto primi posti. Si inizia con i 100 farfalla, dove stabilisce il record europeo per poi passare ai 200 farfalla, 200 stile libero, i 200 e i 400 misti oltre alle staffette 4×100 stile, 4×200 stile e 4×100 misti. In queste ultime sette medaglie ha stabilito anche il record del mondo. “Questo risultato mostra che questo ragazzo non è solo il più grande nuotatore di tutti i tempi alle Olimpiadi, ma forse il più grande atleta in assoluto”, è questo il commento dopo l’ottava medaglia d’oro di Michael Phelps.
Nel 2012 lo statunitense ha annunciato l’intenzione di ritirarsi al termine delle Olimpiadi ma anche a Londra fa quasi il bottino pieno conquistando ben 4 ori e 2 argenti, il miglior modo per chiudere la carriera. Dopo un anno sabbatico, il 2013, lo squalo di Baltimora decide di tornare nuovamente in vasca per conquistare il suo ventesimo oro alle Olimpiadi. Obiettivo riuscito proprio ieri vincendo i 200 farfalla dopo la 4×100 stile libero ma la sua fame di vittoria non si ferma qui aggiudicandosi anche la 4×200 stile libero.
Questa molto probabilmente saranno gli ultimi Giochi per l’atleta più forte di tutti i tempi del nuoto. Nella sua carriera ha sconfitto direttamente avversari come Ryan Lochte e Ian Torphe, due mostri sacri della vasca, ma indirettamente anche Mark Spitz, una leggenda statunitense e non solo. Thank you Michael.
Francesco Spagnolo