NOTIZIE NBA – Un’ era sta per finire in NBA. Nel giro di pochi mesi il campionato di basket più bello del mondo ha perso due delle sue stelle più brillanti: Kobe Bryant e Tim Duncan, ma ora potrebbe dire addio anche un’altro guerriero che ha scritto alcune delle pagine più belle della storia della palla a spicchi: Kevin Garnett. Tornato ai Minnesota T-Wolves per fare da chioccia ai giovani “lupi”, Garnett starebbe seriamente pensando di ritirarsi. Un’eventualità di cui ha parlato anche Glen Taylor, proprietario dei T-Wolves: “Penso che la decisione debba spettare più a Kevin che a noi. Prima ci dirà cosa intende fare, prima sarà meglio anche per noi, ma voglio dire Kevin è una parte importante del nostro passato, è tornato l’anno scorso per aiutarci e sappiamo tutti che stava avendo qualche difficoltà con le ginocchia e le gambe. Credo che lui sia l’unico che ci possa dire se può giocare oppure no, e non credo che avrebbe senso mettergli addosso pressione. E’ ovvio che stiamo valutando anche altre opzioni ma solo quando Kevin si sentirà pronto di darci una risposta allora ci muoveremo in via definitiva”.
In queste ore, però, la NBA, più che al futuro di Garnett pensa a quello di Russell Westbrook. Il playmaker ha un contratto in scadenza nell’estate del 2017 e il suo futuro è tutto da scrivere. Da un parte ci sono gli Oklahoma City Thunder, che dopo aver perso Kevin Garnett sono pronti a offrirgli il massimo a livello salariale e a costruire una squadra che lo veda stella assoluta, dall’altra una serie di squadre che mirano a lui per fare un salto di qualità definitivo, su tutte i Boston Celtics, che dopo aver firmato Al Horford puntano anche all’ex UCLA per diventare la più credibile alternativa ai Cleveland Cavalier di Lebron James ad est. Nessuno però si muoverà per uno scambio, senza avere la garanzia da parte di Westbrook che questi firmerà un’estensione di contratto oltre al 2017. In ogni caso, le ultime voci da Oklahoma City, parlano di un Westbrook determinato a mostrare, alla NBA e al mondo, di essere di grado di fare la differenza per i Thunder anche senza Durant.