EDITORIALE TOUR DE FRANCE 2016 – L’eroe odierno è Greg Van Avermaet ma sicuramente la quinta tappa del Tour de France 2016 ha visto protagonista l’attendismo del gruppo. Il belga della BMC, dopo il successo dello scorso anno, ottiene la seconda vittoria della sua carriera alla Grande Boucle sfruttando alla perfezione l’indecisione del gruppo su chi doveva inseguire la fuga.
Questa indecisione la si è vista dall’inizio quando con i nove davanti tra i migliori c’era la Sky a tirare con un ritmo non forsennato che serviva solamente ad avvisare gli avversari che la fuga poteva prendere un vantaggio enorme se nessun altro avesse aiutato a tirare in gruppo. E così è stato. Il vantaggio massimo di 15 minuti ha reso impossibile il sogno di Alejandro Valverde e Julian Alaphilippe di vestire la maglia gialla visto che come era prevedibile Peter Sagan non riusciva a reggere in salita. La Movistar ha aiutato quando ormai era tardi con Greg Van Avermaet che ringrazia: il belga ha conquistato la maglia gialla con oltre cinque minuti di vantaggio sugli avversari, distacco per un non scalatore che sicuramente non gli permetterà di conservarla per molto ma potrebbe arrivare, anche se è difficile, al termine della prima settimana come leader.
La tappa odierna, inoltre, ha evidenziato anche altro. In casa Astana si è definito chi sarà il leader, cioè Fabio Aru. Vincenzo Nibali forse appositamente si è staccato in salita per uscire dalla classifica e riuscire a vincere una tappa. Tra i big bene quasi tutti tranne Alberto Contador: lo spagnolo ha confermato di non stare bene e la posizione in bicicletta era la prova evidente. Per il capitano della Tinkoff non sarà un Tour semplice. Da segnalare che Thomas De Gent, autore di una grande prova, ha conquistato la maglia di miglior scalatore.
Domani ritornano protagonisti i velocisti con Mark Cavendish a caccia del tris.
Francesco Spagnolo