NOTIZIE ITALIA – Non solo Gianluigi Buffon anche Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Germania.
Quali sono le condizioni di De Rossi?
“Le condizioni di Daniele sono discrete. Non ci sbilanciamo su niente, queste sono partite da giocare al 120%, sono gare molto molto fisiche. Bisognerà stare non quasi bene, ma benissimo. Ho molta fiducia in tutto il gruppo. Affrontiamo un altro avversario molto forte, in questo momento migliore rispetto alla Spagna, sono i campioni del mondo. Hanno tutto per una squadra forte, tecnica, talento, fisicità. Hanno organizzazione, credo che sia la squadra più completa al mondo, con giocatori forti e una squadra altrettanto“.
Un possibile appagamento?
“Non so se il ct (parlato in terza persona, ndr) avrebbe preferito stare a casa oppure stressare i calciatori… per me ci sono problemi ben più gravi da affrontare. Pensiamo alla Germania come l’avversario più forte in assoluto. Abbiamo cercato in questi giorni di studiare e capire, sarà una partita molto diversa rispetto alla Spagna. Dovremo essere bravi, limitare gli avversari e poi fargli male. È un quarto di finale, se vogliamo andare avanti c’è la situazione offensiva e quella difensiva. Per me è la numero uno al mondo. Cercheremo di giocarci le nostre carte, nel migliore dei modi“.
Italia-Germania?
“Beh, è una partita da dentro fuori, un quarto di finale, un grande match per noi. Dovessimo tornare indietro e guardare a un mese fa non ci sarebbe stata partita. Oggi siamo qui a giocarcela, meritatamente, vincendo il girone e battendo la Spagna. Sappiamo delle difficoltà, siamo pronti ad affrontarle. La situazione ora è impari, abbiamo lavorato e nessuno parte battuto. Voglia e conoscenza di superare ostacoli che appaiono insormontabili“.
Il gap con la Germania?
“Non so se è stato colmato il gap, loro sono cresciuti tanto, ma anche noi da quell’amichevole (di marzo, persa 4-1). Ci ha insegnato molte cose, è stata una sconfitta sonora, affrontammo i campioni del mondo. Li riaffrontiamo, sarà uno stimolo maggiore. Vediamo se la forbice si è allargata o è diminuita“.
Come si possono fermare i tedeschi?
“Abbiamo lavorato tanto da questo punto di vista, ci siamo preparati, perché è una squadra che quando attacca fa male. Ha grande qualità, talenti che si mettono al servizio della squadra. Oltre al talento e ai calciatori c’è un’organizzazione cresciuta molto in questi anni. Io penso che sia la squadra più completa di tutti. Si avvicina più a un club che a una nazionale“.
I diffidati?
“Non è una preoccupazione, non c’è il domani per chi perde. Ci sarà vita solo per chi vince, in questo momento le diffide sono l’ultimo nostro pensiero. Siamo partiti all’inizio che avevamo poca credibilità, non solo da parte della stampa italiana, tutti ci hanno riconosciuto un momento un po’ buio a livello di talento. Però stiamo dimostrando che attraverso il lavoro e l’organizzazione, con ventitré splendidi ragazzi che si sacrificano e si aiutano, stiamo superando ostacoli insormontabili. Ora ne abbiamo uno di fronte molto molto alto, come dissi con la Spagna, perché sarà una sfida probante. Noi viviamo e ci alleniamo duramente per queste partite. Queste ti fanno sentire grande, dovremo cavalcare onda emotiva senza perdere la nostra strada, sapendo quello che ci aspetterà domani“.
I cambi?
“Il fatto di allenarci in una determinata maniera porta comunque a sapere le situazioni di gioco. Anche se ti trovi a dovere adattare qualcuno a una posizione diversa, sa di ciò che si tratta. Contesto organizzato, con caratteristiche diverse. Gli stessi Thiago e De Rossi hanno valori diversi. Può essere così anche per altri giocatori. Il fatto di lavorarci ed essere organizzati semplifica“.