NOTIZIE CROTONE – Potrebbe essere questo l’ultimo giorno da giocatore del Crotone per Ante Budimir, una storia d’amore nata da lontano e che non finirà nemmeno dopo il trasferimento del croato alla Sampdoria che ormai sembra imminente.
Il cigno di Zenica arriva in Calabria tra gli scetticismi di molti addetti ai lavori viste le prestazioni non convincenti della stagione nella Zweite Liga al Saint Pauli. Ma il “Mandzukic dei poveri” come era stato chiamato ha deciso di far ricredere tutti ed è venuto in Calabria con l’intenzione di riscattarsi. L’esordio nella ripresa a Cagliari con la partita ormai sul 4-0 per i sardi era stato solo un piccolo assaggio delle sue qualità. Il croato entra nel cuore dei suoi tifosi la partita successiva: quel colpo di testa sull’assist di Martella al 94′ contro il Novara sotto la Curva Sud che completava la rimonta rimarrà sempre nel cuore dei tifosi rossoblù. La storia d’amore si rafforza con il passare delle partite e diventa indimenticabile dopo quel tunnel a Zapata e la rete ad Abbiati a San Siro che nessuno mai potrà dimenticare nella sfida di Coppa Italia. Nel girone di ritorno ha un piccolo calo ma per il gioco dei pitagorici è irrinunciabile. A Bari, nella partita forse della svolta, si guadagna il rigore, l’espulsione di Guarna e poi realizza la rete del 3-2 al 93′ e qui l’amore diventa sempre più forte. La stagione si conclude con una promozione storica e con il ragazzo venuto che ha raggiunto il suo obiettivo: fare innamorare i suoi tifosi a suon di gol. Supporter che gli hanno anche dedicato molti cori tra un cui una riedizione del “Padre Nostro”, un omaggio alla sua fede cattolica.
Da domani la sua patria potrebbe essere Genova, non sponda rossoblù come si potrebbe immaginare, ma doriana al servizio di Vincenzo Montella. La società di Ferrero ha deciso di pagare la clausola rescissoria inserita dopo il riscatto da parte del Crotone del cartellino. Budimir si allontana da Crotone ma nel cuore del croato la città di Pitagora rimarrà sempre ben impressa come i tifosi rossoblù non dimenticheranno mai le sue gesta.
Francesco Spagnolo