NOTIZIE ITALIA – Direttamente da Casa Azzurri il centrocampista Antonio Candreva ha parlato in conferenza stampa.
Meglio arrivare primi o secondi?
“Non siamo ancora qualificati, fare calcoli a oggi è un po’ sbagliato. L’esperienza negativa del mondiale, dopo aver vinto la prima partita… abbiamo giocato poi due partite e abbiamo perso. I familiari non hanno avuto nessun tipo di problema“.
Come si recupera in pochi giorni?
“Con il riposo e con il lavoro fatto. Abbiamo fatto, dal 18 maggio, una preparazione in vista di impegni ravvicinati. Tutte le partite vanno affrontate come con il Belgio, la Svezia farà la partita della vita. Sarà difficile ma vogliamo chiudere la qualificazione venerdì“.
Chiellini?
“Alle volte gli fanno troppi falli e si tuffa (sorride, ndr). Già da oggi abbiamo iniziato la preparazione alla partita“.
L’esperienza alla Juventus?
“E’ stata una bella esperienza giocarci, forse non nella miglior Juventus, sono arrivato magari troppo giovane e la prima esperienza in Serie A. Delle difficoltà sia della squadra che per il momento bianconero, questo è stata una penalità, con il passare del tempo si ha una costanza nelle partite negli anni perché si raggiunge la maturità giusta“.
Le parole di Lotito?
“Non ho incontrato lui dopo la partita, ero all’antidoping, io credo sia contento per la prestazione. Poi i singoli lasciano il tempo che trova, contano fino a un certo punto“.
Le assenze di Verratti e Marchisio?
“Sono i nostri primi tifosi, ci sostengono da sempre, sono stati sfortunati per questi brutti infortuni. Giochiamo anche per loro. Siamo contenti di noi, di chi fa parte, siamo un bel gruppo e ci vogliamo bene“.
L’importanza di Bonucci, Chiellini, Buffon e Barzagli?
“Sono dei punti di riferimento a cui andiamo dietro, sono importanti, hanno molta esperienza, sono importanti. Ci danno sempre buoni consigli“.
L’evoluzione del numero 7?
“Prima non facevo questo ruolo, ora mi trovo benissimo, mi esprimo al meglio. Spero di continuare su questa strada“.
Ibrahimovic?
“E’ fantastico, ha dei colpi grandiosi, da solo può mettere in difficoltà una squadra. Dobbiamo fare la partita su noi stessi, la gara la facciamo su di noi con qualche accortezza sui punti forti“.
La rivalità Roma-Lazio?
“Noi in Nazionale non parliamo di club, è un’altra cosa, un altro ambiente. Ci vediamo poco e va vissuta in una maniera diversa. Non solo io e Alessandro, si parla solo del prossimo avversario“.