NOTIZIE ROMA – Alla vigilia della sfida contro il Real Madrid il tecnico della Roma, Luciano Spalletti ha rilasciato alcune dichiarazioni nella consueta conferenza stampa.
La partita di sette anni fa?
“E’ un piacevole ricordo ma ci sono pochi calciatori per fare questo riferimento. Quello che diventa importante è che i giocatori sappiano che qualsiasi partita dipende dalla forza che loro metteranno in campo. Il risultato dell’andata ci penalizza ma non devono pensare al risultato. Se uno scende in campo con l’idea di fare tre gol diventa difficile. Noi dobbiamo pensare a fare un gol, perché poi l’idea si ribalta. Questo è il pensiero che dobbiamo avere scendendo in campo. Loro hanno più vantaggi ma con un gol possiamo cambiare tutti“.
Una chiamata del Real Madrid?
“E’ un pensiero bello che viene fatto su di me. Quello che diventa fondamentale per me però è fare un’impresa domani, il resto non conta“.
La gara di domani?
“Essendo padrone della mia vita è sempre una scelta quello che poi vai a fare. Quando mi hanno contattato ho dato la mia disponibilità anche per giocare queste partite. E’ chiaro che poi ci sono anche dei risvolti che ti creano dei problemi e determinano delle arrabbiature ma il gioco è bello ed è una scelta di vita che ho fatto e spero di poterci convivere fino a che ne avrò la possibilità“.
Bisogna giocare una partita dignitosa?
“In questo momento qui la trovo un’idea sbagliata. Noi dobbiamo mandare un messaggio chiaro alla squadra. Tutti quelli che fanno questo lavoro sono esigenti. Io vado oltre, chiedo l’impossibile. Vedendo la mia squadra, anche in allenamento, mi sembrava che fosse disponibile a fare anche di più. Se è una cosa reale allora ci proviamo. Poi ci sono gli eventi che determinano la partita. Attualmente però noi non dobbiamo avere la debolezza di pensare di giocare per perdere. Chi vedo oggi che la pensa così, non gioca neanche in allenamento“.
Dzeko?
“Sta facendo il suo lavoro nella maniera corretta. La sua assenza è stata una scelta. Lui ha caratteristiche diverse da quelle che sono state le mie ultime scelte tattiche. Pensando alla partita e pensando al vantaggio del Real, Dzeko ha delle possibilità in più di aiutarci nel comportamento che dovremo tenere in campo. Lui ha solo una strada: quella di farmi vedere che può fare molto di più di quello che sta facendo“.
Ci saranno cambiamenti tattici?
“Il discorso riguarda principalmente Dzeko ed è possibile che lui parta dall’inizio. Perché c’è da fare qualcosa di più nei tentativi di penetrazione in un’organizzazione difensiva come quella del Real. Lui può forzare questo tipo di situazioni“.
Cristiano Ronaldo?
“In funzione di Ronaldo non è la sua striscia positiva da temere ma il calciatore in se stesso e le sue qualità. Loro se entrano in campo e hanno la possibilità di giocare di rimessa come succede noi dovremo forzare qualcosa perché il risultato dell’andata ci penalizza troppo per quello che si è visto in campo. Però allo stesso tempo noi siamo stati sfortunati nei dettagli. Le intenzioni che abbiamo avuto andavano premiate. Andremo a giocare la partita come in quella precedente“.
Cosa prenderebbe dalla Roma che ha vinto contro il Real Madrid?
“Il paragone va sul fatto che la squadra giocava da tempo insieme e aveva consolidato un’idea di gioco. Nel fare il mio ruolo è meglio fargli capire dove si vuole arrivare. Se poi dentro i comportamenti ritrovano le qualità diventa tutto più facile. Quella Roma arrivava da qualche anno di sostanza. Questa da nove partite sta migliorando continuamente. Si fa interessante il modo di pensare di questa squadra“.
El Shaarawy?
“A Roma ha trovato l’entusiasmo di una città, i calciatori a Roma sono sul divano. Se fanno le cose seriamente vengono percepiti in questo modo gli viene dato molto da parte dei tifosi. In me non ha trovato capelli (ride), poi lui è un ragazzo che ha grande volontà e ha fatto tutto da solo. E’ venuto a Roma mettendosi in discussione perché nell’ultimo periodo non è stato all’altezza della sua qualità. Parlando anche con il suo procuratore prima che venisse, aveva le idee ben chiare sul comportamento che doveva tenere e sulla disponibilità. Io gli faccio i complimenti perché è un calciatore italiano forte che potremo avere a disposizione anche per Conte“.
Il possesso palla e il baricentro che si alza?
“Nel nostro calcio c’è stato un cambiamento radicale. Assomigliamo di più al calcio spagnolo. Se diamo il pallino a loro tutto diventa più difficile perché ci metterebbero sotto. Faremo un tentativo, proporremo il nostro calcio anche se non sarà facile. Attraverso quello potremo trovare qualche spazio in più per riuscire poi a importi. E’ semplice il discorso. Nell’allenamento c’è l’esaltazione della confidenza e del possesso palla. Questo disturba l’avversario e noi abbiamo le qualità per tenere la palla“.
Zidane?
“Del lavoro svolto non posso dire molto. Ma in base a ciò che ha fatto la squadra credo che abbia trasferito delle idee alla propria squadra. Ha fatto vedere di essere un top in tutto. Basta che si ricordi quello che è stato e che poi lo trasferisca ai suoi giocatori. Uno come lui conosceva già tante cose che io per esempio non potevo conoscere. Io sono stato fortunato però perché ho allenato tanti campioni che mi hanno confidato tante cose importanti“.
Bale?
“E’ un giocatore che sa fare tutto. Diventa facile fargli i complimenti. Se devo dispensare elogi però preferisco farlo per i miei giocatori e non su quelli degli altri“.
Oltre il tecnico toscano ha parlato in conferenza stampa anche Diego Perotti
La tua esperienza in Italia dopo i problemi in Spagna?
“Non ho avuto mai problemi fisici come in passato ho avuto in Spagna. Sono contento di poter giocare senza infortuni“.
I gol con la Roma? La tua posizione?
“Ho sempre detto che fare più gol è una cosa in cui avrei dovuto migliorare perché sono un attaccante. Sono arrivato e mi hanno fatto giocare subito. Mi sento bene. Il mio ruolo è quello di fare più assist ma mi piace fare gol“.
Cristiano Ronaldo?
“E’ un giocatore che ha fatto tantissimi gol e che ha sempre giocato senza infortuni. Lo ammiro molto“.
I possibili miglioramenti?
“Credo che uno possa migliorare sempre. Sono qua per imparare con il mister e con i grandi giocatori con i quali gioco. Devo fare più gol e sono qua per migliorare ancora. Penso di avere ancora tanto da dare e spero di poterlo fare per tanti anni con questa maglia“.
Il Real Madrid?
“Siamo venuti qua per fare almeno due gol. Ce la giocheremo. Abbiamo vinto 7 partite di fila e quindi sappiamo che possiamo vincere e passare il turno“.
La partita di domani?
“Ho grandissima fiducia. Aver vinto 7 partite è un punto di partenza importante per noi. Sappiamo che dobbiamo segnare almeno due gol. Dobbiamo approcciarci con fiducia a questa partita perché in una partita di calcio può succedere di tutto“.