NOTIZIE ROMA – Chiamato a Roma da Rudi Garcia, Gervinho non dimentica il lavoro fatto in giallorosso dal tecnico francese e oggi, dalle pagine de “L’Equipe” spende parole importanti nei confronti del suo ex tecnico, cacciato dalla Roma a suo dire senza motivo, ecco le sue parole: “Sono stato sorpreso e deluso perché, secondo me, non c’erano motivi per cui non potesse finire la stagione. Nonostante tutto quello che si è detto, la squadra non era così male. Era ancora sufficientemente ben piazzata per arrivare a qualcosa. Rudi, per me, è più di un allenatore. È stato lui a battersi per farmi venire a Roma. Sarei potuto restare dopo la sua partenza, il club voleva tenermi, ma ho detto ai dirigenti che avevo bisogno di stare bene anche nella testa e quello non era più il caso. Per me, quando hanno messo fine al contratto di Garcia, lo hanno fatto anche con il mio. Non potevo più continuare”.
La scelta di accettare la corte cinese: “Il progetto è interessante, l’Heibei vuole crescere Ognuno ha la sua storia. Magari può non andare bene agli altri e andare benissimo a te. È chiaro che, sportivamente e culturalmente, non ha niente a che vedere con quello che ho conosciuto fino ad ora. Ma non avevo più né la motivazione né la voglia di restare in Europa. Anche se non posso dire non tornerò mai più, penso che la mia carriera europea sia finita. Ora ne ho iniziata una nuova in un altro continente”.