NOTIZIE MILAN – A pochi giorni dal 30esimo compleanno della sua presidenza, Silvio Berlusconi torna a parlare di Milan e fissa obiettivi importantissimi per il club rossonero. Ecco le sue parole di questa mattina a “La Gazzetta dello Sport”: “Siamo partiti puntando al 10. Per com’è andata direi 10 e lode. Sono stati trent’anni magici. Abbiamo vinto più di tutti. Ci siamo conquistati 363 milioni di simpatizzanti nel mondo. E soprattutto il nostro amore per il Milan è stato ripagato e ci ha riempito il cuore di felicità. Sono stati più di un miliardo e duecento milioni di euro i nostri investimenti sul Milan in questi trent’anni. Un regalo per questo anniversario? Sabato, in occasione dell’anniversario, vorrei pranzare con la squadra a Milanello. Ne approfitterò per chiedere a Mihajlovic di vincere tutte le partite da qui alla fine”.
Così sugli obiettivi a breve termine: “Non si può vincere sempre. Io sono entrato nel Milan in uno dei periodi peggiori della sua storia. Nei 5 anni precedenti, due li aveva giocati in Serie B, e gli altri tre li aveva chiusi rispettivamente al 14°, al 6° e al 5° posto in Serie A. Oggi il fatto stesso che il Milan sia al sesto posto è una notizia. Sembra strano ai tifosi, visto che, in trent’anni, per venti volte abbiamo concluso il campionato nei primi tre posti. In tutto il mondo la parola Milan è sinonimo di grandi successi e, voglio ripeterlo, contiamo su 363 milioni di simpatizzanti. Champions? Forse non è così lontana come qualcuno pensa. Io sono stato impegnato su molti fronti con impegni difficili e anche dolorosi. Ma ora sono tornato in campo. Non lavoriamo solo per l’oggi. Stiamo ricostruendo una squadra per un nuovo ciclo con giovani promettenti e con molti fuoriclasse. Sono sicuro che ci riusciremo. In questi anni abbiamo vissuto 8 finali di Champions. Entro cinque anni dobbiamo arrivare a 10. Se la Coppa Italia basterebbe per salvare la stagione? Non basterebbe. Ma alzare la Coppa Italia sarebbe importante. Vincere fa sempre bene, e comunque la Coppa Italia garantisce un posto in Europa”.
Le questioni societarie: “Il mio obiettivo è comunque il bene del Milan. Nel calcio moderno sono entrati soggetti dotati di risorse infinite e quindi è difficile rimanere competitivi al massimo livello. Per questo abbiamo ritenuto che l’apporto di energie e capitali freschi fosse necessario. Su questa base abbiamo una negoziazione in corso. Aspettiamo che si concluda. Se sarò presidente del Milan a vita? Stiamo a vedere come andranno i prossimi 30 anni, e poi decideremo…”.
Marina e il futuro del Milan: “Non è assolutamente vero. Lei mi ripete sempre di seguire quello che mi dice il cuore e il mio cuore continua a battere forte per il Milan”.
La questione stadio: “San Siro è la nostra gloriosa storia. Il legame affettivo, emotivo, con quel prato, quegli spalti, quella curva, è profondissimo per ogni milanista. Tuttavia il futuro sembra essere degli stadi di proprietà, secondo un modello che all’estero si va sempre più diffondendo e che per ora, in Italia, solo la Juve ha potuto realizzare. Quindi l’idea di Barbara era assolutamente quella giusta. Purtroppo si sono frapposte difficoltà che al momento non potevamo prevedere. Continueremo quindi a giocare a San Siro, fieri di stare nella ‘Scala del calcio’, senza tuttavia smettere di guardarci intorno”.