NOTIZIE ROMA – Non solo Max Allegri, oggi è stato giorno di conferenza stampa anche per Luciano Spalletti. Ecco le sue dichiarazioni più significative alla vigilia del big match tra la sua Roma e la Juventus: “La squadra deve essere pronta a cambiare atteggiamento in campo e quando si dice questo ci sono dei movimenti più facili e più difficili da assimilare, vedi la difesa a 3, a 4 o a 5. L’altra settimana è stata data un’infarinatura, quelli bravi come la Juventus insegnano che bisogna cambiare vestito. Ci abbiamo lavorato maggiormente e ci sono delle indicazioni che sono le caratteristiche dei giocatori che vanno tenute in conto. La testa è la stessa, vedo voglia di reazione da parte della squadra, con l’Hellas Verona ci sarebbe dovuta essere una reazione nervosa che c’è stata ma siamo stati confusionari, ora è una questione di metodo e di obiettivi e ciò è difficile, questo ti impegna nella tua totalità di professionista, di campione, di uomo che porta sulle spalle la responsabilità di un club e di una città come Roma”.
La Juventus: “Loro mettono nella testa dei giocatori cosa significa andare in giro con quel nome lì e noi dobbiamo saper fare lo stesso, completare come modo di approcciarci a qualsiasi livello contro chiunque e ci stiamo lavorando. Vedo una crescita dal punto di vista della serietà e del carattere che uno deve avere, uno che frequenta uno spogliatoio come il nostro deve ripetere in giro ciò che significa vestire la maglia della Roma”.
Il modulo: “Contro il Verona non siamo stati bravi, quello che non doveva succedere era quello di prendere i grandi sciagattoni come si dice dalle mie parti, non ci siamo riusciti, abbiamo prestato a una squadra inferiore la possibilità di farci gol e l’hanno fatto. Nainggolan ha le potenzialità di inserimento e di recupero, saltare addosso all’avversario, ha la caratteristica di sapersi ritagliare lo spazio in un vasto territorio, perché lui copre bene vasti territori, va lasciato libero di interpretare ma non si discosta dal suo ruolo naturale, cioè del centrocampista a tutto campo. Poi sa inquadrare la porta, ha segnato tanti gol”.
Il calciomercato: “Dobbiamo essere bravi a inserirsi nel mercato, è un mercato parziale, i giocatori forti se li tengono. Noi dobbiamo essere bravi a sostituire le eventuali partenze o tentare di migliorare la nostra situazione attuale e non è facile, lo stiamo facendo ma ci vuole tempo a seconda delle situazioni già avviate dal nostro direttore Sabatini. Ho parlato con Gervinho, è turbato da altre proposte, noi riteniamo che sia importante per noi però per me è altrettanto importante che lui voglia mettere le sue qualità, anima e cuore a nostra disposizione, se non fa così le cose parziali non le voglio, si vanno a cercare altre soluzioni. El Shaarawy? Ha tecnica e qualità, sa far gol, poi si è un pochettino perso. Ci ho parlato e mi è piaciuto, se dovesse arrivare non ha tempo per sbagliare, soprattutto in ottica Nazionale, deve fare bene per forza. Può succedere a tutti un periodo dove si rende di meno”.
La convivenza tra Totti e Dzeko: “Totti ha subito un grande infortunio e probabilmente la partita che ha giocato contro il Milan lo ha un po’ limitato. Quando si viene da un infortunio così lungo non bastano due giorni, ora il recupero è un po’ più difficile data l’età ma è a disposizione, come è possibile coesistere con Dzeko, soprattutto con questo modulo”.