Calcio, Blatter: “Messo alla gogna senza processo. Mai presi soldi”

Joseph Blatter, ex presidente della FIFA
Joseph Blatter, ex presidente della FIFA (getty images)

NOTIZIE CALCIO – Dopo mesi di silenzi Sepp Blatter ha deciso che è arrivato il momento di passare al contrattacco e di raccontare la sua verità e per farlo, come spesso accade in queste situazioni, ha deciso di affidarsi alla carta stampata, concedendo una lunghissima intervista a “La Gazzetta dello Sport”, “Liberation” e “El Mundo Deportivo”. Sportnews.eu vi offre alcuni dei passaggi chiave: “A vita! Squalificati a vita! Anche Platini. Cosa abbiamo fatto? Abbiamo preso tutti i soldi Fifa e siamo scappati? Abbiamo ucciso qualcuno? Non sono il diavolo. Credo in Dio e, se Dio esiste, non può esserci l’inferno. Quindi neanche il diavolo”

La situazione di oggi: “Sono scioccato. Mi hanno sospeso 90 giorni senza neanche ascoltarmi. Allora vado con il mio bravo avvocato per difendermi: voglio essere sentito dai giudici. In Svizzera non possono condannarti a vita senza che ti difenda, è contro il diritto dell’uomo. E ho scritto a tutte le federazioni perché sappiano anche loro. Che sappiano che nella mia vita non ho mai accettato denaro non guadagnato, e che ho sempre pagato i miei debiti. Vi assicuro che i 2 milioni di franchi a Platini sono legittimi. E che sto subendo qualcosa che sembra l’Inquisizione”.

Gli attacchi del comitato etico, a lui e a Platini: “Non capisco. Ma non ha senso neanche il fatto che io abbia scoperto dai giornali che sarò radiato, oppure che dovrò pagare 600mila franchi di multa! È contro i principi della confidenzialità e la Disciplinare Fifa dovrebbe intervenire: le abbiamo mandato una lettera e non ci hanno nemmeno risposto di averla ricevuta. Un trattamento mai visto”.

I due milioni a Platini: “A fine ’98 Michel mi ha detto: ‘Vorrei lavorare con te’. E io: ‘Benvenuto’. Lui ha aggiunto: ‘Guarda che sono un po’ caro, un milione all’anno”’ Gli ho detto: ‘Vediamo cosa posso fare’. Un validissimo contratto orale. Non c’era il progetto Goal per aiutare i paesi più poveri, non c’era il calendario internazionale, lui ha lavorato bene. Poi a sorpresa è stato eletto alla Fifa e all’Uefa, a sorpresa perché l’Europa non l’amava: era l’unico con me. E io non mi sono più occupato del pagamento, per una cosa o per l’altra, ma ho dato l’ordine di pagare. La richiesta è passata per la commissione finanze e il Congresso. Carraro nega che i soldi fossero a bilancio? Lui era revisore. La prima parte del pagamento è nel bilancio, la seconda no, ma io non sono un contabile Fifa. E che fosse o meno nel bilancio era un debito da pagare. Scambio di voti tra e Platini? Non è vero! Mai fatto questo accordo. Ero l’unico candidato e Platini neanche mi ha fatto i complimenti. Non so se questo succede per impedire a Platini di essere il presidente, per mettermi la pietra al collo o per entrambe. Ora le nostre sorti sono legate

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