NOTIZIE BOLOGNA – Ai microfoni di “Radio Anch’Io Lo Sport” il tecnico del Bologna, Roberto Donadoni, ha rilasciato alcune dichiarazioni. Ecco quanto riportato da tuttomercatoweb.com: “La vittoria sul Napoli? La squadra ha interpretato la settimana di lavoro nella maniera giusta. A differenza della gara con il Torino ieri abbiamo affrontato un grande avversario nella maniera corretta, andando oltre alle proprie qualità. Faccio un plauso ai miei ragazzi. La rinascita di Mattia Destro? Le sue qualità sono indiscutibili e tutte le conosciamo per quanto visto in passato. Lui stava attraversando un momento di difficoltà, ma adesso si è tranquillizzato e convinto di essere un trascinatore della squadra. Non solo per i gol ma anche per l’atteggiamento in campo. Il suo è un cammino ancora lungo: in Italia abbiamo l’abitudine di idolatrare i giocatori per alcune prestazioni. Come ho detto ieri: rivediamoci fra dieci gol. Io il valore aggiunto del Bologna? Credo che il valore aggiunto sia il credere un po’ di più in se stessi. Con la situazione di classifica iniziale paghi molto di più, a maggior ragione se hai giovani in rosa che non sanno gestire i momenti sotto il profilo nervoso. Il grande cambiamento deve essere quello della convinzione. La partita di ieri è stata emblematica, con tutti i ragazzi che si aiutavano. Taider è stato l’esempio: due gare fa era in tribuna e ieri ha fatto una grande prestazione. La proprietà straniera? Ci sono tanti dirigenti italiani che gestiscono le responsabilità. Fenucci, Corvino e Di Vaio sono elementi importanti. Ci sono idee importanti che vogliono portare avanti, ma è chiaro che queste sono legate ai risultati. Noi dovremo essere bravi a centrare la salvezza perché poi in futuro ci sono le premesse per fare bene. Il presidente è in sintonia quotidianamente con i dirigenti e con il sottoscritto. Il rapporto è perfetto. Paura del 3-3? No, ma è chiaro che quando affronti giocatori di alto livello basta un niente per rimetterli in corsa. Abbiamo concesso poco, ma in 5′ abbiamo rimesso tutto in discussione. Delio Rossi? Non è giusto attribuire tutte le colpe al solo Rossi. Quando ci sono dei problemi queste sono da suddividere. E’ altrettanto vero che forse non si era creata la giusta alchimia fra le varie parti. Io però posso parlare solo delle cinque gare che ho vissuto in panchina. Futuro a Bologna? E’ il desiderio e credo che ci sia la fattibilità. E’ un percorso che però parte ora e che va portato avanti, migliorando a 360° per rendere una squadra competitiva in una visione che va oltre il campionato italiano. La società è solida, il presidente ha grandi stimoli: questi sono presupposti importanti. Ho fatto questa scelta perché ho queste convinzioni. Inter favorita per lo scudetto? Non credo siano gli assoluti favoriti. Le ultime due settimane ci hanno detto questo, con tanti scambi al vertice. Sono tutte forti e agguerrite. Piene di campioni. Sarà determinante la continuità di rendimento, con la Juve che è tornata a farsi sotto”.