Roma, Burdisso duro su Totti: “Non è un leader in campo”

Nicolas Burdisso, difensore del Genoa con un passato nella Roma
Nicolas Burdisso, difensore del Genoa con un passato nella Roma (getty images)

NOTIZIE ROMA – Oggi al Genoa, Nicolas Burdisso può vantare un passato importante tra Inter e Roma e oggi è tornato sul quel periodo, in una lunga intervista a “La Gazzetta dello Sport”. Il difensore argentino ha ricordato così il periodo in nerazzurro: “All’Inter ogni giorno era una guerra. Si lottava per il posto in squadra e tutti volevano sempre vincere. Giocando così contro i campioni in allenamento si cresce. Se parlo di Inter con Gasperini? Certo, è stato sottovalutato, invece lui è un estremista, un rivoluzionario. Non gli hanno dato supporto. Il più forte con cui ho giocato? L’Adriano dell’Inter: era indescrivibile. Si è perso perché era troppo buono”.

Così invece sulla Roma, dove non manca un attacco frontale a Francesco Totti, il giocatore più importante nella storia del club giallorosso: “Totti non è un leader che trascina in campo. Francesco non può mai essere un limite, ma non si è mai fatto delle domande. Non si è mai chiesto se fosse stato meglio giocare per 15 anni alla Roma e vincere oppure per 20 e non farlo. Calcisticamente non è un leader, De Rossi è stato troppo buono, non ha mai voluto scavalcarlo”.

Per chiudere un commento su calciopoli: “Sono rimasto deluso. Dopo che era stata scoperchiata la pentola, sarebbe stato il momento giusto per farsi domande e invece, vinto il Mondiale, non è cambiato nulla. Ad un certo punto sembrava che i colpevoli fossimo noi dell’Inter, invece di vedere cosa era successo. C’era un lavoro scientifico: non il rigore contro, ma ammonizioni, falli. E alla Juve ancora espongono gli scudetti revocati: segno che non accettano di avere sbagliato”.

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