Palermo Ballardini: “Malcontento, nato prima del mio arrivo”

Davide Ballardini, tecnico del Palermo
Davide Ballardini, tecnico del Palermo (getty images)

NOTIZIE PALERMO – Il cambio di allenatore, la pesante eliminazione dalla Coppa Italia contro una squadra, l’Alessandria, che gioca in Lega Pro e la clamorosa decisione di mettere tre giocatori fuori rosa presa dal Presidente Zamparini. Non è certo un momento facile per il Palermo e tocca a mister Davide Ballardini provare a ricompattare l’ambiente a due giorni da Atalanta-Palermo, gara che i rosanero non potranno sbagliare. Il tecnico è intervenuto in conferenza stampa, ecco i passaggi salienti: “Non credo al giocare contro l’allenatore. Nessuno ha giocato contro di me ma c’era del malcontento prima che arrivassi. Io ho giocato a calcio tanto tempo, magari non ci si esprime come si vorrebbe ma può succedere. Con la Lazio abbiamo fatto una ottima partita, con la Juventus perdevamo 0-1 a pochi minuti dalla fine e Trajkovski poteva pure pareggiare. Gli italiani sono 5, 6. Volevo chiarire questa situazione, il mal contento c’era prima. Gli allenamenti confermano che la squadra ha voglia di iocare, a parte la partita con l’Alessandria. Quando si gioca così il primo colpevole è sempre l’allenatore. Il malcontento di cui parlo riguarda i rapporti tra qualche giocatore e la società. Capisco che è diffficile da far capire alla gente che non arriva a fine mese con 800 euro, ma anche noi che siamo dei privilegiati possiamo avere queste problematiche mentali. Voglio giocatori sereni e liberi da pesi mentali”.

Così su Vazquez, convocato nonostante la squalifica: “Vazquez ha sposato questa causa e mi ha chiesto di essere convocato per stare vicino alla squadra in questo delicato momento. Voglio ragazzi motivati aldilà dell’età. Preferisco utilizzare Pezzella o La Gumina. Non dico che i non convocati non siano motivati ma ho bisogno di serenità”.

Così su Rigoni, messo fuori squadra dopo la Coppa Italia: “Conoscete meglio di me la situazione, va avanti dall’inizio della stagione. C’erano dei discorsi fatti ma io non ero presente. Le parti non sono più serene e io che alleno preferisco avere dei ragazzi giovani della Primavera sereni piuttosto che altre situazioni”.

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