NOTIZIE INTER – Protagonista di una lunghissima intervista al “Corriere dello Sport” il tecnico dell’Inter Roberto Mancini ha parlato a 360° del momento della sua squadra, a partire dalla sfida persa lunedì sera contro il Napoli, che ancora brucia soprattutto per le tante polemiche arbitrali: “La direzione di Orsato? Sì, la penso esattamente come prima. Il primo di Nagatomo non era assolutamente un fallo da ammonizione e anche il secondo era un mezzo fallo perché Yuto non va diretto sull’uomo. Quanti punti ci hanno tolto gli arbitri? Non so, ma non voglio parlare di questo. Il mio discorso è più generale e riguarda anche tutte le altre squadre. Prima di cacciare un giocatore o di ammonirlo, il fallo deve essere davvero da ammonizione”.
Così sulle parole di Sarri, secondo cui l’Inter ha avuto occasioni solo nel finale: “Non mi risulta che sia andata così. Il Napoli è stato bravo e Higuain ha fatto la differenza con un gol straordinario dopo un minuto. Passare subito in svantaggio ci ha messo in difficoltà nel primo quarto d’ora, poi la partita è stata normale ed equilibrata. Credo che la nostra sia stata una delle migliori prestazioni di questo campionato e le cose positive sono state parecchie”.
Lo scudetto: “Per costruire una squadra ci vuole tempo, ma se nel frattempo arrivano anche i risultati… Se firmo per il secondo posto? No. E’ difficile firmare per il secondo posto per uno sportivo. Crederci non costa niente e sognare è la cosa più bella che si può fare. Perché l’Inter ha una grande storia e una tradizione che le consente di giocarsela fino in fondo. Perché penso che i nostri giocatori stiano facendo un grande lavoro e non si fermeranno fino alla fine. E perché non avremo le coppe europee: a marzo questo potrebbe essere un vantaggio, a livello fisico e mentale, se le altre saranno ancora in corsa. Detto questo, il nostro obiettivo è qualificarci per la prossima Champions League, meglio con il secondo posto che con il terzo almeno evitiamo i playoff”.
Il calciomercato: “Al City pensavano di avere sempre una rosa almeno da semifinale e nonostante questo andavamo fuori prima. Ogni squadra ha un suo processo di maturazione e comprare 8-9 giocatori a stagione non sempre aiuta: alla Samp abbiamo fatto bene con 1-2 innesti a estate, cementando il gruppo che avevamo costruito. Se arriva qualcuno a gennaio? Ora dobbiamo fare del nostro meglio per conquistare più punti possibili fino al 20 dicembre, poi valuteremo se sul mercato c’è qualcosa che può aiutarci. Cambiare volto alla squadra a gennaio non è semplice: servono elementi che si adattino subito e che facciano la differenza. Mica facile…”.