NOTIZIE ITALIA – Dal ritiro di Coverciano l’attaccante dell’Italia, Graziano Pellè, rilascia alcune dichiarazioni in conferenza stampa: “Sappiamo che possiamo migliorare su certi aspetti, ma siamo qui per questo. Mancano ancora mesi agli Europei, il Belgio è una grande squadra come ce ne sono tante altre. Ma non penso che l’Italia sia da meno, anzi. In un grande torneo non ci sono squadre facili da battere, sarà un Europeo difficile ma noi dobbiamo essere consapevoli delle nostre doti e cercare di metterle in risalto. Io sono fatto come la maggior parte degli italiani. Siamo molto orgogliosi ed è difficile dire che una squadra è più forte di noi se non dopo aver perso. Il Belgio ha dimostrato con i fatti di aver vinto la partita, ma questi per noi sono test importanti che ci faranno migliorare in vista dell’Europeo. Sono fiducioso come lo è tutta la squadra. Non si può più tornare indietro, sono scelte che ha fatto il mister e io sono contento di affrontare queste squadre. È meglio capire da subito gli errori che si fanno. E poi questo dimostra anche l’ambizione della nazionale di voler affrontare le favorite dell’Europeo per poi cercare di riaffrontarle e batterle lì. Ma dire che sono un punto fermo -precisa- è un parolone. Io cercherò di fare il massimo fino agli Europei, come sempre. Sono sempre molto negativo con me stesso, ma se contro il Belgio avessi fatto subito gol il giorno dopo si sarebbe detto che Pellè lavora bene per la squadra e fa sempre gol. Ora invece si dice: Pellè lavora per la squadra spalle alla porta, deve fare di più. Questo spesso è il calcio, ma io voglio fare sempre gol. Ho fiducia in me stesso e sono sicuro che se dovessi avere due occasioni a partita un gol lo faccio, ma devono parlare i fatti. Dopo l’Europeo sarò in scadenza, l’Italia è una bellissima nazione e quindi mi manca la sua bellezza. Il campionato italiano negli ultimi anni è stato snobbato all’estero, ma ora sta dimostrando la sua crescita e sono convinto che presto tornerà a essere tra i più belli al mondo. La nostalgia c’è sempre, ma io sto benissimo in Inghilterra. Poi, chi vivrà vedrà. Non mi piace lamentarmi e dire in che in Italia non capivano niente e e all’estero sono più bravi. Fuori sono maturato, anche prima pensavo di essere un bravo giocatore ma lo dimostravo poco. Ora invece ho avuto la fortuna di tornare in Nazionale prendendola un pò alla larga. Poi io scherzo sempre sul fatto che se mi fossi chiamato “Pellinho”. Inghilterra – Francia? Se reputano che la partita possa essere fatta in sicurezza è giusto che si giochi. Nel calcio possono accadere anche cose belle, non far giocare le partite significherebbe dare ragione a questi episodi. Io la giocherei con grande fiducia nei confronti di chi la organizza. Potrebbe succedere la stessa cosa entrando in un ristorante o passeggiando per strada. Ma non possiamo fare niente e non significa che non si può più fare una partita di calcio o delle passeggiate. Dobbiamo dare fiducia a chi sta cercando di risolvere questa cosa triste, la vita va avanti e non bisogna arrendersi ma cercare di reagire. In Inghilterra e in Olanda è più o meno simile. Io ho apprezzato questa idea di unire diverse idee, religioni, stili di vita. Questi fatti accaduti sono da estremisti, prima di parlare o giudicare bisogna ragionare“.