Premier League: Chelsea nel baratro. Klopp al primo KO

Jose Mourinho, allenatore del Chelsea
Jose Mourinho, allenatore del Chelsea (getty images)

APPROFONDIMENTO PREMER LEAGUE – Qualcuno potrebbe anche considerarlo un accanimento. In questi mesi ci siamo occupati fin troppo spesso della crisi del Chelsea, ma anche questo martedì non possiamo esimerci. Del resto i “Blues” sono riusciti a perdere anche in casa dello Stoke City, travolti dal quel Marko Arnautovich, che Mourinho aveva allenato ai tempi del triplete interista e che sabato ha vestito i panni del carnefice dello “Special One” alla settima sconfitta in 12 giornate di Premier League. Mai il portoghese aveva fatto così male in carriera e mai aveva perso tre partite consecutive di Premier. La sua squadra, con 11 punti in classifica è quintultima, ma questo non è nemmeno il dato più preoccupante. Inquietano di più i 23 gol subiti in 12 partite che fanno della difesa dei “Blues” la terza più bucata del campionato. Una retroguardia da brividi che annulla ampiamente i 16 gol segnati da un attacco non all’altezza dei nomi che lo compongono, ma comunque dignitoso.

I problemi nascono anche da una campagna acquisti sbagliata: non tanto per chi è arrivato, ma per chi non lo ha fatto. A 34 anni John Terry è in fase più che calante e non aver pensato ad un centrale di livello è stato un grave errore, constata l’impossibilità di arrivare a Stones, che l’Everton ha tenuto ben stretto, il club doveva puntare su un’alternativa di primo piano, ma non lo ha fatto, puntando tutto sull’attacco con gli acquisti di Remy, Falcao e Pedro. Difficile poi non parlare della crisi di Ivanovic, quest’anno veramente irriconoscibile, come del resto tutta la squadra che è passata dalla grande solidità difensiva dell’anno scorso a questo disastro. La posizione di Mourinho è sempre più compromessa, ormai non si parla più di un possibile esonero, ma si pensa solo a quando arriverà. Il calendario propone Norwich, Tottenham e Bournemouth nelle prossime tre partite e se contro il Tottenham l’ennesimo scivolone potrebbe anche essere accettato le altre due partite devono essere vinte, non ci sono scuse.

Dal Chelsea al Livepool, dove anche Jurgen Klopp ha i suoi grattacapi. Dopo aver vinto la sua prima partita in Premier League, proprio contro i “Blues” il tedesco ha visto i suoi “Reds” perdere un’occasione importante. Battuto dal Crystal Palace, il Liverpool ora viaggia in decima posizione, con 17 punti in classifica. Il quarto posto e la Champions League distano sette lunghezze e dopo la sosta arriva il Manchester City, avversario tutt’altro che facile, ma una vittoria potrebbe rilanciare definitivamente un ambiente comunque rivitalizzato dall’arrivo del “normal guy” tedesco Klopp che, in attesa del mercato, è alle prese con un materiale umano di alto livello, ma non proprio adattissimo alla sua idea di calcio.

Edoardo Lavezzari

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