Premier League, Ranieri: “Difficile mantenere questa posizione”

Claudio Ranieri (getty images)
Claudio Ranieri (getty images)

NOTIZIE PREMIER LEAGUE – Il tecnico del Leicester, Claudio Ranieri, parla ai microfoni della trasmissione radiofonica “Radio Anch’io Lo Sport“: “Leicester in vetta? Sarebbe una favola se a fine stagione fossimo lì in alto. Abbiamo fatto un’ottima partenza ma tra poco arriveranno grandi partite e grandi incontri e vedremo cosa potremo fare. L’anno scorso questa squadra si è salvata nell’ultimo mese e mezzo, ha fatto un grosso miracolo, poi è stato cambiato allenatore. Io ho cambiato sistema di gioco e la squadra si è trovata, c’è un grosso spogliatoio, uno spirito incredibile, e il presidente è una persona molto positiva. Ci ha chiesto di salvarci senza patemi d’animo e stiamo facendo il massimo per accontentarlo, è una squadra che lega lo spirito inglese con la tecnica italiana. Stilettata a Mourinho? No, nessuna stilettata. Io trovo gusto solo nel mio lavoro, non c’è mai stato senso di vendetta o soddisfazione nelle disgrazie di altri. Gli arbitri? C’è una filosofia diversa. Sono più comprensivi, la qualità è buona, è un calcio più fisico, lasciano giocare di più, ma il pubblico e i giocatori sono abituati. Vardy? Quattro anni fa giocava nei dilettanti, e io l’ho paragonato a Torricelli, quando fu lanciato da Trapattoni. È un attaccante che ha grande velocità e forza mentale. L’anno scorso ha fatto sei gol in serie B e quest’anno sta facendo molto bene, non si è mai fermato e speriamo continui così perché è la nostra fortuna. Il calcio inglese tira in tutto il mondo, e il prossimo anno entreranno ancora più soldi e le squadre saliranno ancora di più di livello tecnico. Ma è di vitale importanza per il calcio inglese fare un break invernale. Possiamo giocare fino all’Epifania ma dopo serve uno stop per far recuperare i ragazzi a livello fisico e nervoso. A marzo e aprile le squadre inglesi hanno sempre un calo. La Roma può lottare per lo scudetto come la mia? Quella fu una annata particolare, subentrai a Spalletti dopo due sconfitte a inizio stagione, fu una cavalcata incredibile, arrivammo a 15 minuti dal titolo ma il nostro non fu uno psicodramma, fu qualcosa di bello che forse poteva accadere, questa è un’altra Roma, è totalmente nuova e ricreata. Il campionato è competitivo e interessante, non c’è nessuna squadra che sta scappando via, ma ci sono ottime squadre che stanno facendo grandi cose. Mancini sta lavorando bene, ma le squadre che stanno giocando meglio, sono il Napoli e la Fiorentina. Sono contento per Sarri, è arrivato tardi ad altissimi livelli e lo merita e sono contento per la Fiorentina. Sousa sta facendo grandi cose ma a livello internazionale ci sono alcune cose da rivedere. Sousa è entrato in una squadra già formata da Montella, anche lui giocava un calcio propositivo, con il portoghese che ha messo più pressing, ha alzato il baricentro, ci ha messo del suo. L’Inter? Mancini si trova a ricambiare tutto ed è logico che debba ancora trovare il filo giusto, ma quando vinci sempre 1-0 fa morale, convinzione, alza l’autostima e prima o poi giocherà anche bene. Sono poi convinto che anche la Juve tornerà su grandi livelli. Non è facile perdere tre leader, la colonna centrale della squadra, tranne Buffon li ha persi tutti, e riproporsi subito. Non si può chiedere, quando si cambiano tre grossi calibri, di rivincere lo scudetto. Devono fare bene e tornare competitivi, la Juve tornerà, non si può volere e pretendere di vincere ogni anno lo scudetto. Un anno di transizione ci può anche stare. Conte? Sta facendo un grandissimo lavoro come ha fatto alla Juventus. Provare ad allenare una nazionale è una impresa titanica, i giocatori arrivano stanchi, i club non te li vogliono dare, lo capisco benissimo, ma credo possa fare bene. Non so se può lottare per il titolo ad Euro 2016 ma farà il massimo“.

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