NOTIZIE CASO MOTORI – La Red Bull rischia un’azione legale se dirà addio alla Formula 1. È il messaggio di Bernie Ecclestone al team anglo-austriaco, che ha più volte minacciato di lasciare il ‘Circus’ se non troverà un motore competitivo per la prossima stagione. Le trattative della scuderia di Milton Keynes con Ferrari e Mercedes per la fornitura di motori sono in fase di stallo. Dopo i tentativi di mediazione, Ecclestone passa ad avvertimenti e minacce: la vicenda, lascia intendere il magnate britannico in un’intervista al quotidiano Independent, potrebbe finire davanti a un giudice. «La Red Bull si alzerebbe in tribunale e direbbe: sì, abbiamo un impegno, ma non abbiamo un motore. La mia tesi sarebbe: avete firmato un contratto per competere. Avreste dovuto assicurarvi di avere un motore quando avete firmato il contratto. La vostra squadra avrebbe dovuto farlo», dice Ecclestone, secondo il quale la Formula 1 dovrebbe avere «un fornitore di motori indipendente» per evitare che situazioni simili possano ripetersi in futuro. Nell’intervista, ‘Big Berniè rivela inoltre che cercherà di convincere i team a tornare già il prossimo anno ai motori V8, sostituiti all’inizio di questa stagione dai più ecologici V6. Per una tale modifica al regolamento servirebbe l’accordo unanime delle scuderie, ma Ecclestone sembra pronto a forzare la mano. «Non credo che dovremmo ottenere il consenso da parte dei team. Io -dice- penso che dovremmo farlo e basta, dicendo loro: se non vi piace, potete andare a un arbitrato. Potremmo riavere i V8 l’anno prossimo. Possono essere costruiti in poco tempo, quindi dobbiamo farlo». La svolta ecologica della Formula 1, insomma, non piace a Ecclestone: «Questo motore non avrebbe dovuto essere così complesso, lo è diventato solo quando gli ingegneri ne sono entrati in possesso. Il prodotto -sentenzia Ecclestone- non è adatto allo scopo». (Spr/AdnKronos)