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Italia, Gentile: “La Nazionale piace perché vince”

Claudio Gentile (getty images)

NOTIZIE ITALIA – Ai microfoni della trasmissione radiofonica “Radio anch’io lo sport” l’ex commissario tecnico dell’Italia Under 21, Claudio Gentile, rilascia alcune dichiarazioni: “Le capacità di Conte nessuno le discute, visto quello che ha vinto con la Juventus, c’era stato qualche dubbio iniziale perché la nazionale è diversa da un club, ma è stato bravo a venire fuori dai vari ostacoli. Lui voleva incontri più frequenti con i giocatori, non è stato possibile, ma è stato bravo a creare un bel gruppo. Conte vorrebbe avere i giocatori di più a disposizione ma il nostro campionato e le esigenze dei club non glielo permettono e questo potrebbe indurlo a non rinnovare il contratto con la nazionale, ma saremo lì fino al’ultimo per vedere quale sia la sua decisione. Verratti-De Rossi? Sono due giocatori quasi simili che trovando le giuste collocazioni possono giocare insieme ed essere determinanti. De Rossi comincia ad andare verso una certa età mentre Verratti è molto più giovane e potrebbe poi anche sostituirlo nel ruolo. Verratti-Pirlo? Possono coesistere anche loro. Il giocatori tecnici vanno d’accordo. La loro qualità tecnica riesce a sopperire a qualche sbilanciamento tattico. I tanti stranieri hanno impedito ai nostri giovani di potere emergere. Nelle primavere dei club più quotati si vedono più stranieri che ragazzi italiani e diventa difficile far crescere e migliorare i nostri ragazzi, una volta c’erano più possibilità. gli Europei incontreremo un altro tipo di squadre incontrate nelle qualificazione e potrebbe anche esserci il problema di utilizzare dei giovani senza esperienza. Ora gli addetti ai lavori devono trovare una soluzione per dare più spazio ai giovani italiani. Solo qui ci sono presenze massicce di giocatori stranieri anche dieci undicesimi e se si continua così avremo anche problemi maggiori di quelli attuali. Il paragone Conte – Vicini? Il paragone ci può stare. Mi auguro che a Conte si possa dare più possibilità di gestire il gruppo e dargli la giusta dimensione per essere competitivo all’Europeo. Se ci riuscisse vorrebbe dire che il nostro calcio sta tornando. Conte sta costruendo qualcosa sui singoli, dando una giusta collocazione ai giocatori, lavora molto sul ruolo, l’applicazione sul campo e questo gli dà grossi vantaggi per risultati immediati e speriamo si possa fare una ottima figura all’europeo. Buffon migliore di Zoff? Sono due portieri che si sono segnalati alla storia del calcio italiano. Ognuno è stato il migliore nella sua era. Il futuro di Conte? Ci sono due tupi di allenatori, quelli che vogliono stare in una squadra di club per lavorare maggiormente sul campo e quelli che vogliono stare in nazionale per avere più tempo. Un allenatore può avere più soddisfazioni quando si allena un club ma bisogna vedere di che livello e quali risultati raggiunge con la nazionale. Io comunque sceglierei una squadra di club“.

Redazione Sportiva