NOTIZIE LIVERPOOL – Dopo l’annuncio ufficiale nella giornata di ieri il nuovo tecnico del Liverpool, Jurgen Klopp, ha rilasciato alcune dichiarazioni nella conferenza stampa di presentazione. Queste le sue parole riportate da Tuttomercatoweb.com: “Sono felicissimo, non potevo neanche immaginare di arrivare in un club del genere, uno dei più grandi al mondo. La situazione non è così complicata, è un bel momento per arrivare qua, uno dei motivi per cui sono qua è per la mentalità della gente, per come vivono il calcio. Questo non è un club normale. Il Dortmund è stato un club importante, questo è stato il passo successivo perfetto“.
Sulle prime impressioni: “Dobbiamo migliorare, ovviamente, ma credo sia un buon momento per ripartire. La Premier è uno dei campionati più difficili al mondo, ma credo sia un buon momento per ripartire“.
Sul mercato ed il suo ruolo: “E’ stato argomento di discussione per 10 secondi. Non sono un idiota, per me è già abbastanza avere la prima e l’ultima parola a riguardo“.
Sulle sue aspettative: “Non sono un sognatore ma un romantico del calcio, per me Anfield è uno dei posti più belli legati al mondo del calcio. Ora sono qua e mi sento davvero fortunato“.
Sul passato del Liverpool: “La storia deve essere solo una base per noi. Proveremo a scriverne una nuova, ripeto di essere convinto che questo sia il momento giusto“.
Su come descriverebbe se stesso: “Non voglio farlo, sono solo una persona normale che viene dalla Foresta Nera. Diciamo che sono il Normal One“.
Sul suo stile di gioco: “Non posso parlare di calcio ancora visto che non ho conosciuto la squadra, per prima cosa ne parlerò con loro. Per me il calcio vive di emozioni interne, di velocità. E’ un gioco fatto di transizioni“.
Sulle voci sul Bayern: “Non ci penso assolutamente, adesso sono qua“.
Sulle impressioni: “E’ tutto surreale, ma non ho paura. Molte cose sono diverse qua, ma sono preparato. Sono davvero un normale allenatore di calcio“.
Sugli obiettivi: “Per favore, dateci tempo. Questo può essere un giorno speciale se abbiamo pazienza. In quattro anni possiamo vincere un trofeo, se così non dovesse essere la prossima volta andrò ad allenare in Svizzera“.
Sui paragoni con Dortmund: “E’ impossibile fare paragoni. Posso solo dire di credere nel potenziale della mia squadra“.
Sui confronti con i manager del passato: “Non voglio farlo, e’ bello che pensiate già ai prossimi anni, ma non sto pensando di ‘diventare una leggenda”.
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