NOTIZIE NAZIONALE – La maglia azzurra del Napoli nel presente di uno e nel passato dell’altro, con la speranza di poter condividere a lungo l’onore di indossare quella azzurra della Nazionale. Compagni di stanza nel ritiro di Coverciano, Lorenzo Insigne e Fabio Quagliarella sono chiamati a ripetere contro Azerbaigian e Norvegia quanto di buono hanno mostrato nelle prime sette giornate di Serie A. Dopo la doppietta messa a segno domenica sera a Milano sotto gli occhi di Antonio Conte, il talento di Insigne sembra essere definitivamente sbocciato: “I complimenti che sto ricevendo fanno molto piacere – spiega in conferenza stampa – non capita tutti i giorni di uscire da San Siro tra gli applausi dei tifosi di casa. Sono contento, ma questo è solo un punto di partenza perché non ho fatto ancora nulla”.
Reduce da una stagione travagliata, complici gli infortuni, Insigne sembra aver ritrovato con Sarri la stessa intesa che aveva con Zeman a Pescara nella stagione che lo ha consacrato al grande pubblico in compagnia di Marco Verratti e Ciro Immobile: “Nel 4-3-3 mi trovo bene, ma a prescindere dal modulo l’importante è dare sempre il 100%. La prima cosa quando si scende in campo è divertirsi, ora spero di dare una mano alla Nazionale quando il mister mi chiamerà in causa”. Per ora meglio evitare accostamenti con quello che considera il giocatore più forte di tutti i tempi: “Non scomodiamo Maradona, non bisogna fare paragoni. Poi se un giorno vestirò la maglia numero 10 sarà un peso e una bella emozione. Per ora sto bene con il 24 e la 10 possiamo lasciarla anche nel cassetto”.
Tra i primi tifosi di Insigne c’è Fabio Quagliarella: “Lorenzo lo conosco dai tempi di Napoli – racconta – in questi giorni ride e scherza, è bravo a gestire tutta questa pressione tranquillamente. E poi c’è da dire che la Nazionale fa bene a tutti. Con l’Azerbaigian ci aspetta una gara tosta, chi pensa che sarà una passeggiata si sbaglia. Dobbiamo vincere e staccare il pass per l’Europeo”. Con quattro reti in questo avvio di campionato, l’attaccante del Torino si gode una convocazione più che meritata: “E’ sempre un onore poter essere qui, ho grande entusiasmo e so benissimo quello che vuole da me il mister: mi ha allenato per tre anni e sotto questo punto di vista sono avvantaggiato. In avanti c’è un bel mix, con Pellè e Zaza che sono due prime punte forti fisicamente ed esterni di valore come Eder, Candreva, El Shaarawy e Florenzi”.
fonte: figc.it