NOTIZIE CALCIO – Gigi Buffon si racconta ai microfoni di Marca durante la vigilia di Juventus-Siviglia. Il capitano della Juventus ha parlato anche del momento non brillantissimo della squadra bianconera:
“Abbiamo cambiato molto e dobbiamo ritrovare l’equilibrio. Alcuni giocatori di categoria internazionale non sono ancora ai loro livelli, ma torneremo. Fra due o tre mesi potremo riguardare la classifica. Il Siviglia? E’ una squadra tosta, non solo perchè vince grazie alla sua convinzione e sul suo modo di stare in campo, ma perchè gioca in maniera intelligente: ha perso alcuni giocatori, ma ha trovato Immobile e Llorente, ha grandi giocatori e va rispettato. Il mio segreto? Durante tutti questi anni penso di aver cambiato sempre il mio approccio al lavoro. Sono maturato e migliorato in alcuni comportamenti e menomale! (ride ndr) Amo tantissimo la sfida, per me è tutto e questo è essenziale per il mio lavoro. Non sono d’accordo con gli allenatori che chiedono ai loro portieri di saper giocare il pallone con i piedi: un portiere deve saper parare, deve saper uscire e, poi, giocare coi piedi e sapersi adattare al modulo della squadra – continua Buffon – In primis, comunque, deve saper parare, altrimenti deve fare un altro ruolo. Mi arrabbio quando sento queste cose. L’esperienza? Aiuta perché dà consapevolezza e ad una certa età capisci che sei lì perché vali, ci sai stare e devi starci. Il calcio in tv? Fino ai 25 anni mi piaceva guardarlo tanto, ne guardavo parecchio, adesso ne guardo molto meno. Faccio un po’ di fatica perché di partite ne ho viste un’immensità. Giocare in altri campionati? Mi sarebbe piaciuto giocare in Premier solo per il rito sportivo. Ho fatto 10 anni a Parma, 15 alla Juve, spero di avere ancora due anni e mezzo di carriera, ma penso non ci sarà l’opportunità”.