NOTIZIE LAZIO – Alla vigilia della sfida contro il Genoa il tecnico della Lazio, Stefano Pioli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa. Queste le sue parole riportate da tuttomercatoweb.com: “Siamo consapevoli che bisogna stare insieme, ci siamo confrontati ed è uscita consapevolezza del nostro momento, del fatto che non abbiamo dato quello che sappiamo. Ci sono stati degli infortuni inaspettati, un calendario molto fitto che mi obbliga a cambiare spesso giocatori in campo. Tutte queste cose hanno contribuito a far sì che siamo ancora in ritardo. Dobbiamo invertire la rotta e dimostrare che non siamo quelli di domenica scorsa. Ci assumiamo le nostre responsabilità“.
Felipe Anderson?
“Grande stima nei suoi confronti, ma non si va lontano a parlare sempre di chi non gioca. Faccio giocare chi mi dà più garanzie e poi faccio turnare i giocatori per via del calendario, come del resto fanno gli altri allenatori. Non dobbiamo fossilizzarci su queste cose”
Crede ci sia qualche insoddisfatto?
“Non credo ci siano giocatori insoddisfatti. Non teniamo giocatori insoddisfatti”
La contestazione dei tifosi?
“I nostri tifosi sono speciali, ci mettono passione. Giustamente adesso ci criticano dopo una prestazione non all’altezza come quella di domenica sera. Da domani i tifosi troveranno una squadra degna di indossare questa maglia”.
Morrison?
“Nel nostro modo di giocare ha fatto fatica, ma sta assimilando la nostra tipologia di lavoro e in più sta recuperando da un infortunio. Non parla una parola di italiano e anche questo rientra nelle difficoltà”.
Cosa non funziona?
“La squadra lavora bene, soprattutto in trasferta purtroppo non siamo riusciti ad applicare il lavoro fatto in settimana sul campo”.
Quanto fa male vedere questa squadra ‘ridicolizzata’?:
“Fa male a tutti. Dobbiamo fare meglio. Nelle tre partite casalinghe pur non giocando ai livelli dell’anno scorso abbiamo fatto delle prestazioni positive. Dobbiamo ritrovare il bandolo della matassa, appoggiandoci sulle basi che conosciamo“.
Il Genoa?
“Avversario difficile, ma da battere”.
La fiducia della società?
“Dalla società ho grande sostegno, sa come lavoro e sa che sto dando il massimo”.