NOTIZIE NAPOLI – Ieri il Napoli, suo malgrado è stato protagonista assoluto negli ultimi minuti del calciomercato. Gli Azzurri avevano trovato un accordo totale con la Sampdoria e con Soriano per il passaggio di quest’ultimo in Azzurro, alla corte di Maurizio Sarri, ma non sono riusciti a chiudere il trasferimento entro le 23 e un affare che ormai pareva già fatto è clamorosamente saltato. Una vicenda che oggi il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha ricostruito così, ai microfoni di Radio Kiss Kiss: “Il signor Soriano non è mai stato del Napoli, lo abbiamo cercato per mesi ma il ragazzo, essendo legato a Mihajlovic, desiderava andare al Milan. Era fermamente convinto che Sinisa sarebbe riuscito a persuadere la dirigenza rossonera ad acquistarlo, ma i milanesi hanno poi preso Kucka. A quel punto, visto che c’era la Samp al San Paolo e Ferrero spingeva per il trasferimento del giocatore al Napoli, ne abbiamo riparlato. Dopo la partita ci siamo visti in un salottino dello stadio, e gli ho detto: ‘Sei campano come la mia famiglia, vieni dalla provincia di Avellino, non capisco per quale motivo pensi ancora al Milan, che tanto ormai non ti prenderà più”. Ho cominciato così a corteggiare il giocatore in maniera carina e garbata, lui è molto educato e timido ma piano piano vedevo che riuscivamo a fare breccia e ieri finalmente, alle 22:20, è arrivato il suo ok. Ha ragione Ferrero, la Lega Serie A non ci aiuta: perchè non si poteva chiudere la sessione alle 24? Se due squadre hanno trovato l’accordo devono poter aver il diritto di perfezionare tutti i dettagli nei giorni successivi. L’operazione era complessa, c’era anche il prestito di Zuniga e lo stesso Soriano aveva una società che gli gestiva l’immagine con la quale ho dovuto trovare un accordo. Ho discusso con Giuntoli e tutto lo staff dalle 17 alle 22: devo ringraziare Ferrero che mi ha dato disponibilità totale, purtroppo Soriano era in ritiro a Coverciano con la Nazionale ed anche questo ha fatto allungare i tempi, probabilmente se fosse stato a Milano con noi avremmo chiuso”.
Infine un attacco alla Lega: “Ho chiamato Tavecchio ma lui mi ha confermato che la chiusura del mercato alle 23 sia stata una scelta della Lega. Questo paese ci impedisce di essere veloci burocraticamente. Ho detto a Montipò ed alla Sampdoria che l’operazione non si è chiusa per la farraginosa organizzazione delle nostre istituzioni, e ci siamo dati appuntamento a gennaio per chiudere l’affare”.