NOTIZIE CALCIO – Nell’intervista esclusiva a Premium Sport, Massimo Moratti ripercorre le tappe da patron nerazzurro: “Non dissi a nessuno, nemmeno a mia moglie, della trattativa per acquistare il club. Sono legato alla vittoria in Champions ma non disdegno lo scudetto a tavolino del 2006. Volevo portare a Milano Totti e Cantona. Non ho avuto il coraggio di dirlo a mia moglie ma quando mi vide che mi intervistavano alla televisione, si interesò anche lei alla vicenda. Ronaldo è stato l’essenza del calcio perché ci ha fatto provare tante emozioni ma io insisto su Recoba, in ogni momento poteva farti la cosa più bella che avevi mai visto. Non dimentico Ibrahimovic, che ci ha fatto vincere tanto e Mancini: Mantovani si mise quasi a piangere pur non di farlo partire. Cantona è stato vicino all’Inter ma ci fu un disguido e non arrivò. E poi Totti, ci fu la possibilità di trattarlo perché era in scadenza ma la Roma non l’avrebbe mai lasciato andare via. Preferisco i 5 scudetti alla Champions e Mourinho ad Herrera. Milan o Juve? Stima per entrambe ma non posso scegliere. Un ritorno? Nella vita non si sa mai, neanche io pensavo di succedere a mio padre. Non so neanche se augurarlo ai miei figli, bello fare il presidente ma è un’esperienza complessa”.