NOTIZIE INTER – Il centrocampista francese, Geoffrey Kondogbia, è stato accolto ieri da società e tifosi e si è detto felicissimo della scelta fatta e ai microfoni di Inter Channel ha spiegato così i motivi della sua decisione: “Sono davvero felice di essere arrivato qui, è un sogno; quando ero piccolo guardavo la grande Inter in tv, oggi ne faccio parte. Quindi tocca a me fare il massimo per restare qui il più a lungo possibile. So che già quando ero in Spagna mi seguivano e questo prova che la società ha fiducia in me. Anche per questo ho scelto l’Inter, ho sentito un forte interesse verso di me e un approccio caloroso. Voglio ringraziare tutti i tifosi interisti per le manifestazioni d’affetto e spero che faremo grandi cose e il più a lungo possibile. Le differenze tra l’Italia e gli altri campionati? In Spagna si prendono più rischi e il gioco è un po’ più tecnico. In Francia, invece, ci sono giocatori molto tecnici ma si limitano i rischi. Meglio non prendere gol piuttosto che segnare il più possibile. In Italia il campionato è più tattico, lo so, ed è anche per questo che sono qui. E’ un aspetto sotto al quale devo crescere. E quindi credo sarà un campionato che mi farà migliorare, è molto importante essere qui. La serie A sta cercando a poco a poco di ritrovare il suo posto, quindi tornando alla mia volontà di crescita e miglioramento credo sia un buon momento per venire a giocare qui in Italia. Le mie qualità migliori? Attualmente ho più facilità a fare da raccordo tra difesa e attacco, penso sia questo il mio punto forte. Poi come tutti ho sicuramente dei punti deboli, ma al momento la mia qualità principale è la potenza, oltre alla capacità di collegare difesa e attacco. Ma non sono ancora completo, devo lavorare tanto. Io come Vieira? Patrick Vieira è un grande giocatore francese, addirittura una leggenda in Francia. Cercherò di fare come lui, non sarà facile, ma cercherò di dare tutto per fare come o, perché no, meglio di lui. Perchè il numero 7? Perché mio figlio è nato il 7 giugno, quindi questo numero ha un grande significato per me. E anche mia madre è nata il 7 novembre, quindi è un piccolo segno per loro due”.