Juventus. Buffon: “Rispetto il Barca. Tevez incredibile”

Gianluigi Buffon
Gianluigi Buffon (getty images)

NOTIZIE JUVENTUS – La finale di Champions League si avvicina a grandi passi. Sabato sera, a Berlino, Juventus e Barcellona si sfideranno per la Coppa dalle grandi orecchie, un match che Gigi Buffon ha presentato così al sito ufficiale della UEFA: “Sicuramente con il Real Madrid avevamo il 35% di possibilità di passare, credo quindi che le possibilità di vincere il trofeo contro questo Barcellona siano ancora minori. C’è grande rispetto per il nostro avversario, ma abbiamo qualche arma e cercheremo di rendergli le cose difficili”.

La finale del Mondiale a Berlino: “Sono curioso di vedere se le sensazioni saranno diverse, ma non penso ci saranno grandi differenze. Personalmente è un grande obiettivo, perché la mia è una storia lunga. In mezzo a tutti questi anni di carriera ci sono state anche delle scelte molto complicate, molto difficili da prendere, le ho prese sulla base di quelli che erano i miei sentimenti. Devo dire che dopo nove anni, 10 anni, alcuni molto faticosi, arrivare a questi traguardi con i miei compagni e con tutto lo staff, con tutta la società e con tutti i tifosi è un qualcosa di grandissimo e gratificante”.

Si parla poi di Allegri: “Mi ha colpito la sua grande intelligenza nell’entrare nel nostro gruppo – dice Buffon -, nel cercare di capire quali erano le caratteristiche morali oltre che tecniche della squadra in ogni singolo soggetto. E sulla base di questo, lui si è amalgamato. In questo è stato sicuramente intelligente e veramente bravo”.

Così invece su Carlos Tevez, uno dei giocatori simbolo di questa Juventus: “Carlos in questi due anni è stato una sorpresa incredibile perché fin dal primo giorno si è integrato immediatamente con il gruppo e con il nostro modo di lavorare che sicuramente era diverso rispetto al calcio inglese e alla mentalità argentina. In qualsiasi momento della partita capisce quando deve darci una mano, deve fare una corsa in più, deve fare un fallo, deve fare la giocata e tenere palla. E’ un grandissimo trascinatore e un grande uomo. Sono stato veramente felice di poter giocare con lui e di poterlo conoscere”.

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