NOTIZIE SAMPDORIA – In esclusiva ai microfoni del “Secolo XIX” il tecnico della Sampdoria, Sinisa Mihajlovic, ha rilasciato alcune dichiarazioni. Ecco le sue parole riportate dal sito “gianlucadimarzio.com”: “Sarri secondo me è l’unico che in Italia ha portato qualcosa di nuovo. Ritengo che lo scambio di opinioni e il confronto siano fondamentali per crescere: non importa il curriculum, sono stato da Guardiola, Mourinho, Wenger e Klopp. Sono un maniaco del dettaglio, non bisogna ripetere gli errori e devo far crescere i miei giocatori come uomini. Tutti avrebbero firmato ad agosto per trovarci dove siamo oggi, il nostro cammino non è cosa dovuta: chi sa di calcio capisce quanto lavoro, sacrificio e applicazione ci vogliano per arrivare a questo punto. In Italia funzioni solo se vinci e non si può vincere sempre. E così passi in un attimo da fenomeno a mezza sega. Penso che nel calcio non ci sia riconoscenza. Abbiamo battuto l’Empoli 1-0 ma non bastava ad altri: bisognava vincere tre o quattro a zero. In alcuni casi bisogna pensare al passato, a dove si era e a dove si arriva. Se qualcuno pensa che la Samp sia diventata il Real Madrid si sbaglia. Poi dopo sono tutti bravi a pontificare: a Firenze vincevo e mi fischiavano. Capisco certe dinamiche, ma non posso dire di condividerle. Nessun giocatore della Samp si merita fischi per quanto ha fatto: ogni squadra ha ciò che si merita e pure qualche rimpianto. Sono uomo di sport e dico poi che vorrei andare in Europa per ciò che abbiamo fatto noi sul campo. E se il Genoa arriverà davanti, lo applaudirò. Il mio futuro? Bisogna essere comunque in due per andare avanti, e a uno dei due può anche non andar più bene. Io ad esempio mi pongo degli obiettivi: se non li raggiungo, posso decidere di andare via, anche se ho ancora un contratto. Questo è il mio carattere. E i soldi sono l’ultimo dei miei pensieri. Al di là di come andranno le cose, abbiamo fatto un grande campionato. Poi avremo tempo per decidere: se dovessi restare, vorrei avere garanzie. Sono un allenatore da progetto“.