NOTIZIE JUVENTUS – Alla vigilia di Real Madrid – Juventus il capitano dei bianconeri, Gianluigi Buffon, ha rilasciato alcune dichiarazioni nella consueta conferenza stampa. Queste le sue parole riportate da Tuttomercatoweb.com: “Io sfortunato a Madrid? Sono in buona compagnia, qui in parecchi hanno perso, chi ha fatto il portiere ha subito sempre gol. Credo che abbiano un valore offensivo talmente importante che se dovessimo pensare di difendere solo, usciremmo con qualche rimpianto. Segnano in casa da 80-90 partite e può concedere magari qualcosa, ma non molto. Casillas? Non consiglio nulla a lui, sono situazioni personali. Trovo la contestazione nei suoi confronti ingrata per un professionista come lui, credo sia scorretta. Tevez pallone d’oro se arrivassimo in finale? Non avendo mai giocato con gli altri due la cosa che emerge di Carlos è che è un trascinatore, si sacrifica per la squadra in base a cosa ha bisogno. Lo stato d’animo della rosa? Siamo andati oltre le aspettative anche perché c’e la finale di Coppa Italia. Quando arrivi a 90′ da una finale anche se è stato stupefacente il cammino hai qualcosa da perdere. Sappiamo che l’unico modo è cercare di venire domani e giocare a calcio per non avere rimpianti. Arrivare a Berlino chiusura del cerchio dopo il Mondiale? Da Berlino a Berlino è passata una vita calcistica. Sono passati 9 anni, nel 2006 ne avevo 28 e ora sono un po’ più maturo. La maturità aiuta ad affrontare certi eventi e io nella mia testa non ho mai avuto dubbi anche durante gli infortuni. È prematuro sentirsi a Berlino. Se mai dovesse accadere mancherebbe la chicca finale. Si fanno anticorpi alle emozioni? Non si fa mai il callo alle emozioni. Se fosse così dovrei pensare di smettere con l’agonismo. L’esperienza aiuta, avendole già vissute. Che aggettivo darei a questa partita? Quella di domani è la partita dell’orgoglio del mondo Juve e non solo di noi giocatori. Dello staff, della società, dei tifosi. Sappiamo quanto queste componenti tengano a questa competizione. Dopo aver sofferto tanto per non esser stati protagonisti per tanto tempo ce lo meritiamo. L’importante è non avere rimpianti“.