NOTIZIE ROMA – Il presidente della Roma, James Pallotta, oggi alle ore 18 attraverso l’account Twitter ha rilasciato alcune dichiarazioni con possibilità di dialogo e confronto con il popolo giallorosso. “Il mancato appello contro la chiusura della Curva Sud? Quello che mi importa è cambiare la cultura e sbarazzarsi delle persone che non si comportano come veri tifosi. L’eventuale mancata qualificazione in Champions League e il regime del Fairplay Finanziario? Credo che la prossima stagione noi ci saremo in Champions, ma come ho detto anche negli ultimi due anni e mezzo, questo è un progetto a lungo termine. Abbiamo bisogno di costruire con coerenza. Soddisfatto della stagione? Ovviamente non lo sono. Voglio vincere molti scudetti e competere in Champions League ogni anno. Questo accadrà e non sarò soddisfatto finché non vinceremo. Roma un progetto o un business? La Roma è il mio amore primario e il business oggi è quanto di più lontano da quanto si vede. Siamo solo all’inizio. La violenza nel calcio italiano? L’Italia non è neanche vicino al peggiore paese in fatto di violenza nel calcio. Detto questo serve tolleranza zero e solo tutti insieme possiamo farcela. Mi sono sempre battuto per i tifosi della Roma, in città, in Italia e in tutto il mondo. Ma mi batterò solo per i veri appassionati. Che sono la grande maggioranza. I veri fan possono criticare, ma anche sostenere i giocatori. Loro non fanno commenti razzisti e non creano situazioni violente. Loro non creano situazioni difficili. Tutti noi soffriamo per le azioni di pochi. Cosa mi ha spinto ad acquistare la Roma? Amo Roma e i romani più di ogni altra cosa. Qui ho pensato che ci fosse la possibilità di creare una squadra di livello mondiale per molto tempo. Ancora sulla polemica con i tifosi? Negli ultimi mesi un piccolo gruppo di tifosi ha insultato i giocatori, chiamandoli sotto la curva e dicendo loro di non meritare la maglia della Roma. E’ accaduto dopo la partita contro la Fiorentina. E’ stata una piccola minoranza, ma “la merda” è sempre la stessa. Lo sponsor per la prossima stagione? Ce ne sarà uno senza dubbio. Stiamo trattando. Il nostro obiettivo il finale di stagione? Centrare la qualificazione in Champions League e stiamo lavorando duramente. Abbiamo fatto alcuni errori e stiamo imparando da questi. Avremo un’organizzazione migliore il prossimo anno. Perché non trasferirmi a Roma? Mi piacerebbe, purtroppo però in questo momento gran parte del mio lavoro è incentrato sullo stadio e sull’organizzazione finanziaria che sta andando avanti negli USA. Ho intenzione di essere a Roma molto più il prossimo anno così potrete chiedermi perché non torno un po’ a Boston. Giovani talenti per la squadra? ” giovani talenti italiani sono una priorità per noi. Infatti abbiamo aperto accademie giovanili nella città di Roma. Ho visto alcuni grandi talenti solo poche settimane fa. Stiamo anche cercando di espanderci in altre regioni fuori da Roma. L’acquisto della Roma solo per una grande operazione immobiliare? Siamo una squadra sportiva che viene gestita come un business. Lo stadio ci permetterà di generare ricavi per competere in modo coerente con le prime cinque società d’Europa. Un grande attaccante per la prossima stagione? Pensiamo di avere già grandi attaccanti, ma siamo stati estremamente sfortunati sul piano degli infortuni. E francamente, alcuni dei quali potrebbero essere colpa nostra”.