NOTIZIE MILAN – “Lo striscione contro Pallotta punto di non ritorno? Dovrebbe essere il punto di non ritorno per tutti. A partire da questi momenti. Io l’ho sempre detto, l’ho sempre fatto. Probabilmente ero uno dei pochi che aveva il coraggio di dirlo.” Parola di Fabio Capello che, come riporta l’agenzia AdnKronos, parla degli striscioni contro la madre di Ciro Esposito comparsi all’Olimpico durante Roma-Napoli. Il ct della Russia aggiunge: “Una delle cose più brutte che mi è capitata nel calcio è quando dopo la sconfitta che subimmo contro l’Atalanta arrivarono i tifosi della Roma, gli ultras, e noi dovemmo andare lì di fronte, io ero assolutamente contrario a questa decisione però il presidente disse che dovevamo fare questo ed essendo un dipendente ho accettato, ma malvolentieri, infatti rimasi molto lontano dalla rete, andò a parlare Totti e basta. Dobbiamo essere giudicati per quello che facciamo e non davanti a dei tribunali inventati da persone con la fedina penale non puramente pulita. E’ il limite principale in tutti i posti, non solo a Roma, non vedo per quale motivo uno deve fare questo. Sono dispiaciuto che questo succeda continuamente e non si prendano delle decisioni serie”. Il Milan ai cinesi? “Io ho sempre grande fiducia in Berlusconi in tutto quello che fa. Se lo fa è per il bene del Milan. Se deciderà di essere lui il presidente andrà avanti ancora e spero possa presto riportare il Milan ai fasti antichi. Se deciderà di cedere le quote lo farà sempre per il bene del Milan”