NOTIZIE INTER – Roberto Mancini, allenatore dell’Inter, ha parlato nella consueta conferenza stampa di vigilia, in vista del match di domani del Bentegodi contro l’Hellas Verona. Ecco le dichiarazioni del tecnico nerazzurro:
“Io sono già in un grande club. Credo si possa tornare competitivi. Se staremo fuori dalle Coppe non sarà un dramma. Servono caparbietà e voglia di vincere. Un modulo non è più giusto di un altro. Serve l’atteggiamento, l’attitudine alla gara. Alterniamo partite ottime ad altre pessime, ma fa parte di questo percorso di sofferenza. A Verona mi aspetto che la squadra non faccia quello che ha fatto contro il Parma: voglia di giocare, caparbietà, tentare di vincere dall’inizio, quando una fa questo le partite si possono anche perdere, il calcio è così. Se faremo questo raccoglieremo qualcosa di buono. L’importante è che i giocatori abbiano una certa mentalità. “Sembra un paradosso ma nonostante i risultati negativi la squadra ci ha messo tutto. Sono in un grande club, se sono tornato è perché credo che si possa tornare competitivi, star fuori dall’Europa non sarebbe un dramma per un anno se si vuole costruire una grande squadra. Se accadrà lavoreremo per fare una squadra più forte”
Su Thohir
Con me è sempre molto positivo. Come tutti, se uno ha sangue nelle vene, se perdi ci sta un attimo di arrabbiatura, è umano. Il presidente con me e la squadra è sempre positivo e pensa sempre che si possano vincere tante partite. La lontananza del presidente? Non si perde o si vince perché il presidente è lontano, le squadre inglesi non vincerebbero mai
Sulle parole dette alla squadra dopo il pareggio con il Parma
Avevo avuto un approccio un pò diverso che ritenevo giusto, alla fine uno non può arrabbiarsi più di tanto se si dà il massimo ma i risultati non vengono. Questa settimana sono stato un pò più duro perché capiscano che possono fare un pò di più. Alle volte i risultati non vengono anche se sei la miglior squadra ma l’avversario ha messo agonisticamente qualcosa di più. Non basta essere l’Inter per vincere. A volte si sente dire che il presidente è lontano, la società è allo sbando: queste sono cose non vere. Manchiamo dei risultati, arriveranno anche quelli, ci vorrà del tempo, cambieremo solo lavorando. Penso che i giocatori sentano questo peso, non credo siano tutti tranquilli e sicuri.
Su Kovacic
L’Inter ha una fiducia enorme in lui, gli ha rinnovato due mesi fa il contratto, significa che punta su di lui oggi e per futuro. Poi ci sia aspetta sempre qualcosa di più da un giocatore di qualità, adesso è il momento che lo faccia. Lui come gli altri deve portare in partita quanto di straordinario fa in allenamento.