NOTIZIE BASKET IN CARROZZINA – (AdnKronos) Dopo la vittoria autunnale in Supercoppa, per il Santa Lucia è arrivato il momento della Coppa Italia. Il campo della Fondazione romana, in via Ardeatina 354, ospiterà nel weekend la Final Four di basket in carrozzina, che mette in mostra il meglio del movimento. Sabato la prima sfida di semifinale vede impegnate Cantù e Porto Torres, mentre il Santa Lucia affronterà alle 19 Varese. La finale è in programma domenica alle 11.30. L’ingresso è libero con parcheggio interno gratuito. La squadra allenata da Carlo Di Giusto, che si è qualificata alla finale scudetto (la 23esima consecutiva) e alla Final Eight della Coppa Campioni, va alla ricerca della dodicesima coppa nazionale. Il luogo che ospiterà la competizione esprime una miniera di storie. Stefano Rossetti, protagonista in vent’anni di attività di vittorie prestigiose, ricorda così il giorno dell’incidente in cui ha perso una gamba: «Il 19 novembre di 24 anni fa la mia vita è cambiata sicuramente in meglio. Fortunatamente mi sono tolto molte soddisfazioni personali, ma soprattutto sportive».
È uno dei tanti uomini e delle donne forti che formano una famiglia speciale, accogliente. La settimana è iniziata con un allenamento intenso, oltre due ore a spingere avanti e indietro sul parquet, per la parte atletica, quella tecnica e l’analisi video. L’impegno di tutti è professionistico. Una professione depurata dai vizi dello sport business. «La storia del Santa Lucia s’intreccia dagli Anni Sessanta con quella di Roma – dice Di Giusto -. In una società dove il welfare state è messo pesantemente in discussione, continuiamo nella nostra missione sociale, di rispondere con servizi di qualità alle esigenze di chi è in difficoltà e si sente escluso. La Coppa Italia rappresenta un’occasione per scoprirci. Non sottovalutiamo Varese e rispettiamo Cantù. Voglio vincere insieme a un pubblico appassionato».