Boca Juniors. A tutto Osvaldo: “E’ stato sempre un sogno giocare nel Boca Juniors”

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NOTIZIE BOCA JUNIORS Daniel Pablo Osvaldo, in esclusiva ai microfoni del Corriere dello Sport, si confida sulla sua esperienza in Argentina ma parla anche di Roma, Juventus, ed Antonio Conte: “Giocare un giorno nel Boca è sempre stato il mio sogno, ma non speravo di realizzarlo già in questa stagione. Spesso le cose accadono quando non ce lo aspettiamo. Il mio obiettivo è aiutare la squadra a vincere più possibile. Chi gioca nel Boca deve sempre ambire al massimo e dare tutto per provare a vincere ogni partita. Bisogna sentire la responsabilità e l’orgoglio di indossare questa maglia per onorare la passione incredibile dei nostri tifosi. Per me giocare nel Boca è sempre stato un obiettivo, o per meglio dire un sogno. Lo inseguivo fin da quando ho capito che potevo diventare professionista e appena si è presentata questa possibilità, per me non c’erano alternative. Tante formazioni hanno manifestato interesse per me e questo mi rende orgoglioso e felice. Vuol dire che, nonostante tutto, qualcosa di buono in questi anni ho fatto. Chi mi voleva? Sinceramente non so quali squadre si siano concretamente fatte avanti, appena si è prospettata la possibilità del Boca, per me è stata l’unica opzione che ho preso in considerazione. Permettetemi comunque di ringraziare tutti i club e tutti gli allenatori che a gennaio hanno pensato a me. La Nazionale? Con Conte ho un rapporto caratterizzato da grande lealtà e stima reciproche. So che mi ritiene un calciatore forte e lo ha dimostrato volendomi alla Juventus a gennaio scorso in un momento non facile per me. Al tempo stesso, però, so perfettamente che non giocare in un campionato europeo è uno svantaggio perché il CT non mi può vedere giocare dal vivo molto facilmente. A meno che non decida di venire a trascorrere qualche giorno qui in Argentina. E’ invitato fin da adesso. In questi anni ho giocato con tanti campioni e diversi di loro sono miei amici. Non vorrei fare un torto a nessuno, ma se proprio devo fare due nomi, dico Andrea Pirlo e Francesco Totti anche perché hanno uno stile da sudamericani e, soprattutto, perché con la loro classe credo siano giocatori da Boca, di quelli che farebbero impazzire la Bombonera. La Roma è in crisi? Il calcio è strano. Ad ottobre la Roma era la squadra del momento sia in campionato che in Champions mentre oggi sembra tutto un fallimento. Mantenere alto il livello di gioco in una stagione lunga non è facile da nessuna parte ma, in un ambiente come quella romanista, lo è ancora di più perché a Roma basta un attimo per passare dall’esaltazione al fallimento. Da fuori è impossibile giudicare. Per me la Roma comunque resta una grande squadra con grandissimi giocatori“.

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