Rugby 6 Nazioni. Brunel: “Non mi spiego quel secondo tempo…”

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NOTIZIE RUGBY 6 NAZIONI – (AdnKronos) «La mia priorità è capire come abbiamo potuto fare un secondo tempo così. Non ho spiegazioni». Jacques Brunel non si aspettava il crollo dell’Italrugby nell’ultimo match del Sei Nazioni. Gli azzurri sono stati travolti dal Galles, passato per 61-20 all’Olimpico in una sfida equilibrata fino all’intervallo (13-14). Poi, nella ripresa, il buio. «La squadra era a livello dei gallesi e pensavo che fino alla fine potessimo essere in competizione per la vittoria. Sicuramente la partita è peggiorata a lungo andare a causa di numerosi errori individuali. Ho pensato di inserire tante forze fresche in mischia dopo il 50′ perché l’inerzia della gara stava cambiando in fretta. Usciamo dal campo con un risultato deludente», dice il ct della Nazionale. «Nelle prossime settimane faremo un bilancio di tutto il torneo», aggiunge rinviando l’analisi complessiva. «Quest’anno abbiamo avuto l’ambizione di disputare un campionato di qualità ed il risultato è che abbiamo fatto delle cose interessanti, soprattutto in Scozia, ma poi non le abbiamo confermate -dice ripensando all’unica vittoria ottenuta-. Dopo Edimburgo sono stati commessi passi indietro soprattutto nei secondi tempi: è cambiata la capacità della squadra di rimanere in partita per tutta la gara. Rispetto alla passata edizione sono cambiate tante cose e nuovi giocatori si sono inseriti in questo gruppo».

Leonardo Ghiraldini, capitano complice l’assenza di Sergio Parisse, si sofferma sulla prestazione della squadra dedicando particolare attenzione alla prova della mischia. «La storia del nostro gioco parte dal lavoro degli avanti. Il pubblico lo sa, quando abbiamo fatto grandi partite tutto è nato dalla mischia. Lavorando in questo modo riusciamo a dare qualità ai palloni per i tre quarti che sicuramente possono giocare meglio. La conquista di buoni palloni crea gioco e da morale a tutti durante la partita», dice. Ora, si volta pagina: «Per il futuro bisogna fare un salto mentale importante. Tutte le volte che nelle ultime partite abbiamo fatto un errore, e subito dopo ne abbiamo commesso un secondo, andiamo in confusione. A questi livelli non può succedere, abbiamo visto cosa comporta». «Penso -prosegue- che a livello mentale bisogna crescere molto, non bastano quaranta minuti di buon livello come oggi. Serve una prestazione mentale costante, gli errori sono inevitabili, ma è la reazione che non è stata adeguata». La giornata nera diventa nerissima se si considera l’infortunio riportato da Kelly Haimona, che ha riportato una frattura scomposta del radio e sarà sottoposto ad intervento nei prossimi giorni.

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