Intervistato da Sky Sport Giampiero Manenti, presidente del Parma, ha raccontato la sua verità sullo spinoso caso legato alla società emiliana: “Stiamo definendo i documenti da portare in Procura, un piano credibile e duraturo negli anni. Garantito sotto il profilo fiscale, contabile e legale. Nei prossimi giorni cercheremo di fare i pagamenti, i primi pagamenti. I tempi lunghi? Sono tempi tecnici, per vedere debiti e pagamenti e priorità: la prossima settimana andremo in Procura con un piano preciso e i primi pagamenti già effettuati. Poi, entro il 30 giugno credo, spero, che sia tutto a posto. I soldi? Ci sono sempre stati, altrimenti non ci saremmo imbarcati in questa avventura. Ci sono, ma non sono ancora arrivati sul conto del Parma. Ma ci arrivano. Dobbiamo accelerare il tutto, e lo faremo nei prossimi giorni. Chi c’è dietro di noi? Ci sono gli sponsor, ci sono italiani, europei ed extraeuropei, gente che crede nel calcio italiano”.
Sul salvataggio del Parma: “Non lo so, dipende dagli uomini, da chi sta attorno al calcio e dentro il calcio. Detta così, può far paura, ma questa è la realtà e ben precisa è la nostra volontà di garantire il futuro del Parma. Io sono bluff? Forse sì, forse no, lavoro da una vita e le persone che parlano male di me si possono contare sulle dita di una mano”.